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Guardia giurata uccide la moglie a Torino, la coppia si era separata

Femminicidio a Torino dove una guardia giurata ha ucciso a colpi di pistola la moglie sul pianerottolo di un appartamento. L’uomo, che è stato arrestato, vive al quinto piano dello stabile, dopo che a novembre si era separato dalla donna che abitava invece al quarto piano dello stesso edificio.

 Il femminicidio avvenuto questo pomeriggio a Torino in corso Novara, è conseguente a una separazione dolorosa che si stava protraendo da alcuni mesi. La vittima, Angela d’Argenio di 48 anni, era nata in Germania da genitori italiani, viene descritta da vicini e conoscenti come una grande lavoratrice, faceva la badante e aveva avuto altri impieghi. Il marito Massimo Bianco è invece una guardia giurata, ma in cassa integrazione. All’origine del gesto, non ci sarebbero però questioni di denaro, tanto che la donna riusciva a coprire autonomamente tutte le spese anche per il mantenimento del figlio più giovane, e della figlia più grande, che vive con il fidanzato nell’alloggio a fianco di quello dove viveva la madre. Il padre dopo la separazione era invece andato a vivere al piano di sopra in un terzo alloggio dell’immobile di corso Novara 87. Una situazione certamente delicata, che però nessuno racconta era trascesa, fino a oggi.

L'uomo sembra rifiutasse la separazione, e come questa stesse diventando definitiva, anche in virtù di qualche cambiamento nella vita di lei, a lui tenuto nascosto. Dinamiche private, che sono al vaglio degli agenti della mobile, e che saranno cristallizzate dalle testimonianze che si stanno raccogliendo. L'omicida che ha atteso gli agenti nel suo alloggio dopo l’agguato consumato sulle scale nel pianerottolo del quarto piano, e al momento dell’arresto non ha parlato con gli agenti, facendosi accompagnare dalle forze dell’ordine in questura e consegnando l'arma detenuta per lavoro, senza opporsi.

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