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Coronavirus, leader Ue accelerano sul pass digitale. Draghi: "Necessarie indicazioni su mix di vaccini"

Accordo raggiunto sul certificato covid digitale dell’Ue: chiesta la rapida attuazione

EPA/Olivier Matthys

«Il ritmo delle vaccinazioni" aumentato «in tutta l’Ue» e il «miglioramento della situazione epidemiologica generale, consentirà una graduale riapertura delle nostre società». Sono le conclusioni dei leader dei Ventisette sul Covid-19. Ma i leader avvertono anche che si dovrà «rimanere vigili per quanto riguarda l’emergere e la diffusione di varianti e agire se necessario». Infine, «sarà fondamentale il lavoro in corso per aumentare la produzione di vaccini e garantire un approvvigionamento adeguato in tutta l'Ue». «Gli sforzi per garantire un approccio coordinato dovrebbero continuare prima dell’estate. In tale contesto, il Consiglio europeo accoglie con favore l'accordo raggiunto sul certificato covid digitale dell’Ue e ne chiede la rapida attuazione». E’ un passo delle conclusioni dei leader europei sull'emergenza coronavirus.

E’ necessaria un’indicazione da parte dell’Ema sulla possibilità di mescolare i vaccini tra prima e seconda dose anche perché, secondo alcuni studi, è più efficace fare il richiamo con un vaccino diverso piuttosto che con lo stesso della prima dose. E’ quanto ha sottolinea - si apprende da fonti europee - il premier Mario Draghi nel corso della sessione del Consiglio Ue dedicata al Covid. Draghi, si apprende ancora, ha proposto di chiedere all’Ema di pronunciarsi il più presto possibile. Ciò, ha rimarcato, aumenterebbe la flessibilità per gli Stati membri, anche nell’approvvigionamento dei vaccini

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