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Vaccino tedesco Curevac: i nuovi test sull'efficacia fanno ben sperare. Esclusi problemi di sicurezza

L'azienda biofarmaceutica tedesca Curevac, che sviluppa terapie basate su mRNA (acido ribonucleico messaggero), dopo la conferma del comitato indipendente Data Safety Monitoring Board (DSMB), ha comunicato che la fase avanzata dello studio 2b / 3 (HERALD) per il nuovo vaccino CVnCoV  ha superato un primo test  di efficacia (i dati completi saranno resi noti nei prossimi giorni). Il DSMB ha assicurato inoltre che non sono stati rilevati problemi di sicurezza per il CVnCoV.

La sperimentazione HERALD è stata condotta su più ceppi virali: i casi COVID-19 esaminati dallo studio sono attualmente in fase di sequenziamento per fornire ulteriori dati che possano confermare l'efficacia del vaccino. Sono stati coinvolti circa 40.000 partecipanti, il 75% in America Latina e il 25% in Europa: l'obiettivo principale è dimostrare l'efficacia di una somministrazione a due dosi di CVnCoV nella prevenzione dell'infezione da COVID-19 di qualsiasi gravità nelle persone che non abbiano avuto una precedente esposizione al virus SARS-CoV-2.

L’Aifa aveva prospettato la fine dello studio sul vaccino di CureVac verso la metà di maggio e la registrazione in Europa tra fine maggio e inizio giugno, ma l’approvazione  non si potrà ottenere finché Ema non avrà modo di valutare i dati finali relativi alla sperimentazione.

Il vaccino tedesco CVnCoV potrebbe permettere all’Unione Europea di ridurre drasticamente la “dipendenza” dalle case farmaceutiche americane, in particolare per i vaccini a mRna (Pfizer e Moderna). Bruxelles ha siglato a novembre 2020 un contratto che impegna CureVac a fornire inizialmente 225 milioni di dosi del vaccino da distribuire tra gli stati dell’Unione europea. Grazie alla collaborazione con altre case farmaceutiche del Vecchio Continente, l’azienda tedesca conta di poter garantire 1 miliardo di dosi nel 2022.

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