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Il giallo di Saman Abbas: proseguono le ricerche nelle serre e si continua a scavare

Saman Habbas, 18enne pachistana scomparsa nel nulla da quasi un mese

Nuova giornata di ricerche del corpo di Saman Abbas, la ragazza pachistana scomparsa dal 30 aprile scorso da Novellara, nel Reggiano. La Procura di Reggio Emilia sospetta che la 18enne sia stata uccisa dai familiari perchè si oppose a nozze combinate in patria. Si continua a cercare nell’area dell’azienda agricola dove lavoravano i parenti della giovane: i carabinieri passano al setaccio, palmo a palmo, alcune serre dove è stata ultimata la raccolta dei cocomeri. Sempre oggi si continuerà a scavare in corrispondenza dei punti segnalati dall’elettromagnetometro, uno strumento in grado di scandagliare in profondità il terreno. Infine, continueranno i carotaggi del sottosuolo per agevolare il lavoro delle unità cinofile

Sul fronte investigativo, mentre è detenuto nel carcere di Reggio Emilia, Ikram Ijaz, uno dei cugini di Saman - il 28enne davanti al gip ha negato ogni responsabilità - continua la caccia degli altri ricercati fuggiti all’estero. Indagati per l’omicidio della 18enne risultano anche i genitori, lo zio (ritenuto dagli investigatori l’autore materiale del delitto) e un altro cugino della giovane. Gli ultimi due sono in fuga in Europa, questa l’ipotesi degli inquirenti che sono in constante contatto con le autorità estere attraverso il servizio di cooperazione internazionale di polizia del ministero dell’Interno. I genitori di Saman, invece, sono rientrati n Pakistan: per loro verrà emessa una rogatoria internazionale.

E a Novellara è rimasto un cugino di Saman Abbas, la 18enne scomparsa da oltre un mese dopo essersi rifiutata di sposarsi in nozze combinate in patria. Lo scrive la Gazzetta di Reggio, dicendo che è probabilmente l’ultimo parente stretto della famiglia ancora presente nella bassa reggiana: i genitori, lo zio e un altro cugino sono latitanti e indagati per omicidio, un altro cugino è in carcere, dopo essere stato preso in Francia. Questo cugino rimasto a Novellara, 35enne, avrebbe acquistato i biglietti d’aereo per i genitori della ragazza. Parla bene l'italiano, non ha smesso di lavorare nei campi dove lavoravano anche gli altri familiari, vive insieme a connazionali ed è stato sentito dai carabinieri come persona informata sui fatti, perquisito senza esito. È stato lui stesso a dire di aver comprato i biglietti in un’agenzia viaggi indiana di Novellara, il 26 aprile. «Lì ho dei debiti e ci devi andare tu», gli avrebbe detto il padre di Saman, Shabbar Abbas. Nazia Shaheen e il marito sono poi partiti il primo maggio, da Malpensa, come confermano le immagini delle telecamere diffuse ieri sera dal TgR Emilia-Romagna.

Alcuni quotidiani poi riportano una testimonianza di una persona che prese parte, negli scorsi mesi, all’incontro in cui i servizi sociali comunicarono alla famiglia che Saman sarebbe stata inserita in una casa protetta, lontano da chi voleva portarla in Pakistan con la forza per farla sposare. «E' una vergogna per la nostra famiglia», avrebbe detto la madre della ragazza, a ottobre 2020. Saman è poi tornata a casa a inizio aprile, per poi sparire. Anche oggi i carabinieri continueranno a cercarne il corpo, nei dintorni della casa di Novellara.

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