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Covid, via mascherine da luglio. Variante Delta: quarantena per chi viene dalla Gran Bretagna

Il sottosegretario alla Salute Pier Paolo Sileri parla anche dei vaccini Astrazeneca e Curevac

Lo stop all’obbligo di mascherine anche all’aperto arriverà «verosimilmente ai primi di luglio». Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri a Radiouno. «Abbiamo oltre il 50% della popolazione con almeno una dose di vaccino», ha ricordato. Sulla data per togliere la mascherina «lasciamola decidere al Cts, ma io personalmente non andrei oltre i primi di luglio, e non è una data a caso, è collegata con quante persone abbiamo già raggiunto con almeno una dose di vaccino».

«Credo che manterremo in Campania l'obbligo della mascherina all’aperto, anche d’estate» ha detto invece il presidente della Regione Vincenzo De Luca in diretta Fb: «E' evidente che a casa, al mare e al ristorante se ne fa a meno, ma con il numero di positivi che abbiamo ancora oggi non possiamo permetterci di correre rischi», sottolinea.

Intanto, però, il flop del vaccino anti-Covid Curevac «complica i piani vaccinali un pò di tutti, ovvero di coloro che contavano sui quei milioni di dosi di Curevac; però noi al momento avevamo fatto il programma con quello che abbiamo, perchè Curevac non era ancora approvato: dunque, al momento, con le dosi che abbiamo si prosegue con la vaccinazione e dovremmo mantenere i tempi di una protezione di comunità per la fine dell’estate» ha detto a Rai Radio1 il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri.

«Francamente al momento, con la situazione attuale del virus, non prenderei dei rischi facendo il vaccino AstraZeneca (AZ) o qualunque vaccino a vettore virale prevalentemente a persone sotto i 50 anni e di sesso femminile. Quindi io mi atterrei all’indicazione»ha continuato Sileri in merito all’ipotesi del Lazio di vaccinare con una seconda dose AZ chi ne facesse richiesta avendo avuto la prima dose con lo stesso vaccini. "Anche fosse un solo caso di sospetta trombosi in un soggetto sotto 60 anni - ha detto - con la circolazione attuale bassa del virus, è un rischio da non prendere».

Sull'ipotesi di un blocco dei voli dalla Gran Bretagna, «molto dipenderà per la decisione la certezza o meno che la variante Delta non eluda i vaccini a nostra disposizione: questo è il nodo vero, perchè se elude i nostri vaccini allora è chiaro che un blocco dei voli dalla Gran Bretagna potrebbe essere necessario».

Intanto accelera il rimbalzo dei contagi Covid alimentati dalla variante Delta (ex indiana) nel Regno Unito: lo confermano i dati di Public Health England (Phe) stando ai quali nell’ultima settimana censiti vi sono stati quasi 76.000 casi stimati, concentrati in Inghilterra e Scozia, dove rappresentano ormai il 99% del totale, con un aumento del 79% rispetto ai 7 giorni precedenti. Uno studio aggiornato della stessa Phe porta però al 75% l’efficacia media dei vaccini esistenti (analoga per Pfizer e AstraZeneca) contro i ricoveri ospedalieri già dopo una sola dose: senza distinzioni fra contagi da variante Delta o Alfa (ex inglese).

«Ho firmato una nuova ordinanza che introduce una quarantena di 5 giorni con obbligo di tampone per chi proviene dalla Gran Bretagna» ha annunciato con un post su Fb il ministro della Salute, Roberto Speranza. Consentito l’ingresso dai Paesi dell’Unione Europea e da Stati Uniti, Canada e Giappone con i requisiti del Certificato Verde. L’ordinanza, annuncia il ministro su Fb, inoltre, «prolunga le misure di divieto di ingresso da India, Bangladesh e Sri Lanka». L’ordinanza firmata entrerà in vigore da lunedì 21 giugno.

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