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Stop al Cashback dal 30 giugno: la maggioranza si spacca

L’operazione cashback si fermerà il 30 giugno con il pagamento delle somme accumulate con i pagamenti delle carte di debito e credito e con il "superpremio" da 1.500 euro ai maggiori utilizzatori. Lo ha deciso la Cabina di Regia che si è tenuta a Palazzo Chigi. Viene quindi cancellata l’operazione prevista per il secondo semestre dell’anno. E la maggioranza è spaccata sul cashback dopo la richiesta di uno stop di sei mesi per rodare la macchina della norma. Se per alcune forze politiche che sostengono l’esecutivo Draghi lo stand by è uno stop - vedi M5s - non così è per Forza Italia.
«La sospensione del cashback è un errore, l’ho detto e ripetuto ieri in cabina di regia. Mi auguro si possa tornare indietro su questa decisione», scrive su Twitter a M5s il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli. Gli fa eco Michele Bordo del Pd: «Non condivido la scelta di sospendere il cashback per il prossimo semestre. Una cosa è correggere ciò che non ha funzionato del meccanismo, altra cosa è sospenderlo. Il cashback ha consentito in questi mesi un maggiore utilizzo della moneta elettronica, un migliore tracciamento dei pagamenti, la riduzione del nero e dell’evasione fiscale. Per tutte queste ragioni, è un errore tornare indietro. Spero che ci sia spazio per rivedere la decisione assunta ieri dalla cabina di regia riunitasi a Palazzo Chigi».
Non così gli "azzurri" di Berlusconi: «La sospensione del cashback nel secondo semestre dell’anno è una decisione di buonsenso che farà risparmiare più di mezzo miliardo alle casse dello Stato, e il nostro auspicio è che si tratti di uno stop definitivo, perché si tratta di una misura demagogica i cui costi hanno ampiamente superato i benefici. E pensare che il governo Conte lo aveva perfino inserito nel Pnrr nonostante la Banca centrale europea, oltre che le associazioni dei commercianti, avesse espresso critiche molto circostanziate a un provvedimento che ha innescato tra l’altro la corsa di migliaia di furbetti intenti a frazionare lo stesso pagamento in più operazioni per avere diritto al maxi rimborso finale. Col super premio di fine giugno calerà dunque il sipario sul cashback, ed è il finale che Forza Italia auspicava da tempo», scrive la capogruppo al Senato, Anna Maria Bernini. E Licia Ronzulli rincara: «Con lo stop del cashback si manda in soffitta una misura inutile e molto dispendiosa il cui effetto più immediato è stato quello di favorire i tanti che, nella corsa al rimborso, per mesi hanno suddiviso in più tranche il pagamento dei propri acquisti per effettuare quante più operazioni possibile».

«Il cashback sarà sospeso dal 1 luglio. Fratelli d’Italia è stata l’unica forza politica a dire chiaramente da subito che cashback e lotteria degli scontrini sono una idiozia che ci costa 4 miliardi. Un tentativo di controllare gli italiani in cambio di una elemosina. Ora ci è arrivato anche il governo Draghi. I quasi 2 miliardi risparmiati siano ora destinati ad attività e lavoratori colpiti dalla crisi e dalle chiusure, come avevo chiesto di fare al premier in una lettera inviata il 3 marzo scorso. Come sarebbe dovuto essere in una nazione normale». Lo dichiara il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

 

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