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Il ritorno di Papa Francesco all'Angelus: "Ferie non siano una corsa, spegniamo cellulari"

E Bergolio prega anche per le popolazioni colpite da alluvioni, per Cuba e Sudafrica

Tornano le file di fedeli per entrare in Piazza San Pietro per l'Angelus del Papa. Oggi Francesco é tornato a recitare la preghiera mariana affacciato dal Palazzo apostolico dopo il ricovero che aveva 'trasferito', la scorsa domenica, l'Angelus al Policlinico Gemelli.

E' lunga la coda per passare i controlli e accedere nella piazza. Ci sono famiglie, gruppi parrocchiali ma anche turisti che ormai, passata la fase più dura della pandemia, da qualche tempo sono tornati nella zona del Vaticano.

Il riposo del cuore

Il Papa all'Angelus ha sottolineato l'importanza del riposo che "non è solo riposo fisico, è anche riposo del cuore". Per Papa Francesco "non basta 'staccare la spina', occorre riposare davvero" e "per farlo, bisogna ritornare al cuore delle cose: fermarsi, stare in silenzio, pregare, per non passare dalle corse del lavoro alle corse delle ferie.

Gesù - ha detto commentando il Vangelo di oggi - non si sottraeva ai bisogni della folla, ma ogni giorno, prima di ogni cosa, si ritirava in preghiera, in silenzio, nell'intimità con il Padre. Il suo tenero invito - riposatevi un po' - dovrebbe accompagnarci: guardiamoci, fratelli e sorelle, dall'efficientismo, fermiamo la corsa frenetica che detta le nostre agende. Impariamo a sostare, a spegnere il telefonino, a contemplare la natura, a rigenerarci nel dialogo con Dio".

Alla fine dell'Angelus Papa Francesco ha pregato per le popolazioni europee colpite dalle alluvioni, per Cuba e per il Sudafrica.

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