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Regioni in zona gialla, Costa: "Nessun lockdown o coprifuoco"

L'isola potrebbe anche cambiare colore ma, secondo il sottosegretario alla Salute, comporterebbe l'uso della mascherina all'aperto e il limite di quattro posti a sedere a tavola nei locali al chiuso

La Sicilia rischia la zona gialla avendo superato, oggi per la prima volta, la soglia del 15% per i ricoveri in area medica non critica. Precisamente, secondo i dati di Agenas, l’isola tocca quota 16% e un cambio di colore potrebbe portare come conseguenza nuove regole da seguire.

Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha cercato di chiarire la situazione: «I dati ci indicano che, probabilmente, ci potrebbe essere anche un passaggio in zona gialla di alcune regioni, una su tutte la Sicilia. Però, anche sotto questo aspetto, dobbiamo fare una riflessione: ad oggi, così come previsto, e con anche la modifica dei parametri che abbiamo fatto circa un mese fa, passare in zona gialla significa sostanzialmente reintrodurre le mascherine all’aperto e il limite dei quattro posti a sedere a tavola per quanto riguarda i locali al chiuso».

Non si parlerebbe di chiusure anticipato o orari da rispettare: «Tutto il resto rimane invariato – ha spiegato a Timeline, su Sky TG24 -. Assolutamente nessun lockdown o coprifuoco. Anche con la zona gialla tutte le attività sostanzialmente sono permesse: il passaggio al giallo non preclude il percorso di ritorno graduale alla normalità. Credo che sia stata l’introduzione del green pass come elemento di garanzia a permetterci, anche qualora una regione passasse in zona gialla, di non operare con chiusure o con passi indietro: dico oggi grazie all’introduzione del green pass».

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