Johnson&Johnson ha annunciato oggi i dati che supportano l’uso del suo vaccino contro il Covid-19 come richiamo per le persone a cui era stato precedentemente somministrato il vaccino a dose singola. A luglio, l’Azienda ha comunicato i dati ad interim di Fase 1/2a pubblicati sul New England Journal of Medicine che hanno dimostrato che le risposte degli anticorpi neutralizzanti generate dal vaccino di Johnson&Johnson contro il Covid-19 erano rimaste robuste e stabili fino a otto mesi dopo l’immunizzazione. In previsione della potenziale necessità di richiami, l’Azienda ha condotto uno studio di Fase 1/2a e uno studio di Fase 2 su individui che avevano in precedenza ricevuto il suo vaccino. I dati ad interim di questi studi dimostrano che una dose di richiamo del vaccino di Johnson&Johnson contro il Covid-19 ha generato un aumento rapido e robusto degli anticorpi, nove volte superiore rispetto a 28 giorni dopo la vaccinazione primaria a dose singola.
Vaccini, Johnson&Johnson: “Con seconda dose anticorpi quasi decuplicati”
Il richiamo farebbe aumentare la protezione contro il Covid
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