«I no vax che contraggono il Covid e finiscono nelle Terapie intensive degli ospedali del Lazio dovranno pagare i ricoveri». E’ tassativo l’assessore alla Sanità della regione Lazio, Alessio D’Amato, che un’intervista al Messaggero sottolinea come «queste persone che rifiutano la vaccinazione mettendo a rischio la libertà altrui, devono assumersi la responsabilità fino in fondo delle proprie scelte e delle proprie azioni».
Non si tratta di una semplice provocazione: «Stiamo lavorando e ci sono dei modelli a cui, ad esempio, facciamo riferimento - aggiunge D’Amato - e sono quelli della Lombardia dove un tempo veniva spedito a casa del paziente, prima ricoverato e poi dimesso, una sorta di "memorandum" su quanto la sua degenza fosse costata all’ente regionale», ma mentre prima «non si chiedeva un centesimo con i no vax siamo intenzionati ad andare oltre».
Rosato: spese ricovero a no vax? Resti una provocazione
«Proporre il pagamento delle spese delle cure mediche a chi decide di non vaccinarsi, penso debba rimanere nell’ambito della provocazione», dice Ettore Rosato a SkyTg24.
«La sanità deve essere un diritto garantito sempre e a prescindere a tutti. Sono piuttosto a favore - aggiunge il presidente di Italia viva - dell’obbligo di vaccinazione. I dati ci dicono che ben oltre il 90% dei ricoveri in terapia intensiva e i decessi riguardano non vaccinati. Già questo dovrebbe essere un incentivo».
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