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Covid, Sileri: "Nessuno tace il numero di morti tra i vaccinati. Terza dose? Necessaria"

E sull'assistenza, «Il servizio sanitario nazionale ha l'obbligo di curare tutti indistintamente, anche coloro che hanno un comportamento a rischio. E’ chiaro che non vaccinarsi è un comportamento a rischio»

«Nessuno tace il numero di morti tra le persone vaccinate, ma non paragoniamo le occasionali complicanze che possono esserci a seguito del vaccino con la realtà dei numeri dei pazienti morti per Covid: 130 mila morti è un numero molto alto». Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri a Radio anch’io su Radio1.

Terza dose necessaria, gli studi diranno quando

«La terza dose di vaccino sarà necessaria perchè gli studi dimostrano che cala l’immunità dei vaccinati e diminuisce per prima in coloro che non hanno una completa immunocompetenza», ha aggiunto Sileri.
"Gli studi in corso in tutti i Paesi occidentali - continua - ci diranno quale sarà il momento opportuno per fare il richiamo.

Ssn ha l'obbligo di curare tutti indistintamente

E sull'assistenza, «Il servizio sanitario nazionale ha l'obbligo di curare tutti indistintamente, anche coloro che hanno un comportamento a rischio. E’ chiaro che non vaccinarsi è un comportamento a rischio, ma ci sono moltissimi altri esempi come usare stupefacenti prima di mettersi alla guida».

«E' evidente che la provocazione di D’Amato fosse indirizzata a far capire quanto oggi il servizio sanitario nazionale sia incentrato prevalentemente contro il Covid», ha sottolineato Sileri riferendosi alla proposta lanciata dall’assessore regionale alla Sanità secondo cui i 'no vax' che contraggono il coronavirus e finiscono nelle terapie intensive degli ospedali del Lazio dovrebbero pagarsi i ricoveri.

Il Green pass non discrimina, protegge

"Coloro che fanno minacce sono un numero esiguo, ma sono estremamente rumorosi. Questo è anche l’effetto dei social che non aiutano. Il green pass viene interpretato come un obbligo indiretto di vaccinazione, ma è anche un mezzo diagnostico e non è discriminazione ma protezione della popolazione". Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, a Morning News su Canale 5. "Il green pass non è tipicamente italiano ma è utilizzato in gran parte di paesi occidentali, si tratta di sicurezza. Ci rendiamo conto che abbiamo 130 mila morti alle spalle?", ha concluso.

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