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Suicida il killer della 21enne Alessandra Zorzin uccisa in casa a Montecchio Maggiore (Vicenza)

Si tratta di una 21enne sposata e con una figlia di due anni. Alcuni testimoni avrebbero visto un uomo scappare dall'abitazione, ma con una fisionomia assolutamente diversa dal marito

Suicida il killer della 21enne Alessandra Zorzin uccisa in casa a Montecchio Maggiore.

Altra giornata di sangue nel vicentino, ancora una volta la vittima è una donna, in serata anche l’uomo ricercato per il delitto - e in fuga per tutta la giornata - si suicida nel chiuso della sua auto, in zona Vicenza Ovest, stretto dalle ricerche delle forze dell’ordine. L’omicida è il 38enne padovano Marco Turrin, residente a Vigodarzene (Padova), guardia giurata. Si di lui si erano subito concentrati i sospetti. Inutili i tentativi di rianimarlo. Un solo colpo al volto, sparato da vicino, senza possibilità di scampo. E’ l’epilogo dell’ennesimo femminicidio, il secondo in cinque giorni, che ha spento a Montecchio Maggiore la vita di Alessandra Zorzin, una ragazza di 21 anni, sposata e madre di una bimba di due.

L’assassino, con tutta calma è poi uscito dalla casa, è risalito nell’auto che aveva lasciato nel piazzale antistante l’abitazione nella frazione Valdimolino e si è dato alla fuga. Di lui i Carabinieri, sulla base delle testimonianze, sanno che era un frequentatore abituale della casa, porta l’arma per lavoro e abita nel Padovano, a Vigodarzene.

Il racconto di una testimone

Ad incrociarne lo sguardo dopo l’omicidio è stata la titolare di una trattoria. "L'ho visto andare via, camminava con andatura normale, non di fretta - racconta - come se nulla fosse accaduto». Sono le 11 di mattina quando Alessandra apre la porta: lei è sola, non è andata nel negozio di parrucchiere di Vicenza dove lavora e la figlia è al nido. E’ un incontro abituale, riferiscono i vicini, una presenza maschile diventata da qualche tempo particolarmente assidua. Ma qualcosa in quella visita non segue il solito copione, i vicini sentono prima le urla di un litigio poi un rumore sordo che definiscono «inquietante». E’ proprio il presagio che possa essere accaduto qualcosa di brutto a spingere chi vive accanto a suonare invano il campanello di Alessandra. Mentre la vettura del killer prende la via della fuga. I vicini cercano allora il marito, l’unico ad avere le chiavi di casa.

Il marito l'ha trovata stesa nel letto della camera, senza vita

Trova la moglie stesa nel letto della camera, senza vita. Chiama i Carabinieri, attende l’arrivo del pm Luigi Salvadori e risponde a tutte le domande degli investigatori. Alessandra e il marito vivevano da un anno e mezzo a Montecchio Maggiore. Delle loro vita familiare resta traccia nei tanti post sui social della ragazza.

"Gli abitanti di Valdimolino sono sconvolti"

Quanto accaduto oggi ha destato particolare impressione: segue solo di cinque giorni il femminicidio di un’altra donna, Rita Amenze, freddata a colpi di pistola dal marito Pierangelo Pellizzari nel parcheggio dell’azienda di Noventa Vicentina dove la donna lavorava. «Gli abitanti di Valdimolino sono sconvolti. Si tratta di una comunità molto tranquilla e nessuno sa spiegare questo terribile gesto - afferma il sindaco di Montecchio Gianfranco Trapula - ancora una volta, purtroppo, ai danni di una giovane donna e giovane mamma». Per il Presidente della Provincia di Vicenza Francesco Rucco rabbia e incredulità devono lasciare il posto ora a segni concreti. «Invito i colleghi sindaci a mettere le bandiere a mezz'asta per ribadire la nostra ferma condanna contro ogni forma di violenza - propone - e come impegno a promuovere concretamente la cultura del rispetto».

 

 

 

 

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