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Sciopero Green pass, il venerdì nero dei portuali. Rischio caos a Gioia Tauro, Messina non prevede disagi

Il porto di Gioia Tauro

"L'unica apertura che possono avere nei nostri confronti è togliere il Green pass. Il blocco di venerdì è confermato, oggi ci saranno sorprese perché non si fermerà solo il porto di Trieste. Anche quello di Genova? Non mi fermerei a quello di Genova, quasi tutti i porti si fermeranno. Stasera ne avremo conferma". Sono le parole del portavoce dei portuali di Trieste, Stefano Puzzer , che all'Huffington Post ha annunciato il blocco in vista dell'entrata in vigore dell'obbligo del Green pass per l'accesso al lavoro, prevista venerdì.

La situazione a Gioia Tauro

Al Porto di Gioia Tauro la società Mct, che gestisce il terminal, ha invitato i dipendenti a comunicare per tempo l'eventuale mancanza del certificato verde al fine di "mitigare le criticità organizzative" e per sostituire il personale inidoneo per mancanza di certificazione. Al momento, però, la comunicazione non ha suscitato proteste e la situazione appare tranquilla. Considerato, altresì, che l'obbligo scatterà tra pochi giorni, non è da escludere che nelle prossime ore l'applicazione della normativa possa suscitare reazioni da parte delle maestranze. "Il problema - spiega Salvatore Larocca, segretario regionale della Filt Cgil - si porrà soprattutto per i dipendenti della Mct, che sono 1.350, fra i quali ci potrebbe essere una percentuale significativa di lavoratori sprovvisti della certificazione, mentre non ci dovrebbero essere problemi per gli operatori esterni trattandosi di realtà con poche decine di occupati. Noi abbiamo chiesto alla Mct un incontro ma l'azienda ha risposto che si atterrà alle disposizioni del decreto, iniziando con i controlli dal 15".

A Messina: l'auspicio della UilTrasporti

«Ci auguriamo – dice Michele Barresi, segretario generale della UilTrasporti Messina – che si rivedano radicalmente le attuali norme poiché si rischia un possibile blocco dei trasporti. Riflettori puntati quindi su attività portuali e trasporti pubblici (i tre principali sindacati hanno chiesto l’estensione della valutazione dei tamponi gratuiti anche al tpl, ndc) per scongiurare possibili interruzioni del servizio pubblico. In queste ore verificheremo ulteriori novità e si cercherà anche a Messina di trovare linee guida condivise con le aziende, per prima Atm e tutto il mondo della mobilità marittima sullo Stretto».

A Palermo: solo il 7% dei portuali senza Green pass

I portuali palermitani che non posseggono il green pass sarebbero soltanto una trentina su un totale di 450 lavoratori in organico nelle due società che operano all'interno del Porto di Palermo: Portitalia e Osp. Una percentuale attorno al 7 per cento, "che non desta preoccupazione per l'operatività", sottolinea Giuseppe Todaro, presidente di Portitailia e Osp. "E' solo una stima statistica che ci ha portato a ritenere che la quasi totalità della nostra forza lavoro è in possesso di green pass - conclude Todaro - Abbiamo inviato una comunicazione ai dipendenti che, su base volontaria, potranno dirci se posseggono il certificato verde. Attendiamo il risultato. Faremo i controlli in ingresso sui luoghi di lavoro e, come prevede la legge, non conserveremo nessun dato sensibile". Todaro precisa inoltre che le società di gestione al Porto di Palermo non si faranno carico dei tamponi ai portuali che non hanno il Green pass. "Abbiamo valutato la circolare del Viminale di mettere a disposizione del personale test gratuiti. Voglio assicurare che a Palermo non si registrano rischi di compromissione dell'operatività dovuta alla mancanza di lavoratori senza Green pass. Negli ultimi mesi, abbiamo attivato anche una campagna di sensibilizzazione sui vaccini, e i lavoratori hanno risposto bene, evidenziando un grande senso di responsabilità".

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