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Covid: in Italia ancora in calo le terapie intensive. Rt e incidenza in aumento, stabili Sicilia e Calabria

Intanto sono 88.360.740 le dosi di vaccino somministrate in Italia, l’88,6% del totale di quelle consegnate. Le persone che hanno ricevuto la terza dose addizionale sono 198.173

Continua a diminuire il tasso di occupazione dei malati di covid negli ospedali italiani secondo quanto riferisce la bozza di monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute all’esame della cabina di regia. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in diminuzione al 3,9% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute del 19/10/2021) rispetto al 4,1 della settimana precedente, con una lieve diminuzione del numero di persone ricoverate da 370 (12/10/2021) a 355 (19/10/2021). L’occupazione in aree mediche diminuisce ancora al 4,2% dal 4,6. I ricoverati in queste aree diminuiscono da 2.665 (12/10/2021) a 2.423 (19/10/2021).

Leggero aumento Rt a 0,86

Rimane stabile, rispetto al valore indicato dal monitoraggio settimanale Covid Iss-Ministero della Salute di venerdì scorso, l’incidenza a livello nazionale con 29 casi per 100.000 abitanti (periodo 11/10/2021 - 17/10/2021), mentre si registra un lieve aumento dell’Rt nazionale. L’indice di trasmissibilità nel periodo 29 settembre - 12 ottobre 2021 è stato pari a 0,86 (range 0,82 - 0,90), in leggero aumento rispetto alla settimana precedente quando si registrava il valore di 0,85, e già in leggera crescita rispetto alla settimana ancora precedente che aveva visto l’indice a 0,83. I dati sono ora all’esame della cabina di regia.

L'incidenza sale in 17 Regioni, Calabria e Sicilia in controtendenza

L’aumento dei casi nell’ultima settimana, legato, tutto o in parte, anche al boom di tamponi per l’effetto-green pass, fa piegare la curva verso l’alto: l’incidenza nazionale torna a salire, dopo 7 settimane consecutive di calo, arrivando a 34 casi per centomila (contro i 29 casi della settimana precedente). E in 17 Regioni su 21, si legge nella bozza del report della Cabina di Regia ministero della Salute-Iss, si assiste a un aumento, a volte anche significativo. Con due regioni sopra quota 50, la soglia di rischio che, insieme allo sforamento dei parametri di ricoveri e terapie intensive (ancora lontano in tutte le Regioni) porta in zona gialla. Si tratta della Provincia di Bolzano, schizzata da 54,5 casi per centomila a 85,6 per centomila, e del Friuli Venezia Giulia, salito da 35,5 a 51,7. Si avvicina a quota 50 anche il Veneto, passato da 43,1 casi per centomila a 48,3. In aumento anche il Lazio, da 28,4 a 38,4, il Piemonte, da 26,2 a 33,1, e la Lombardia, da 18,3 a 23,9. Le uniche Regioni con l’incidenza ancora in calo sono tutte al Sud: Basilicata, Calabria, Sardegna e Sicilia.

Vaccino, aggiornamento Italia: 88,3 mln dosi somministrate

Intanto sono 88.360.740 le dosi di vaccino somministrate in Italia, l’88,6% del totale di quelle consegnate, pari finora a 99.709.673 (nel dettaglio 71.089.475 Pfizer/BioNTech, 15.231.792 Moderna, 11.543.522 Vaxzevria-AstraZeneca e 1.844.884 Janssen). E’ quanto si legge nel report del commissario straordinario per l’emergenza sanitaria aggiornato a questa mattina.

Le persone che hanno ricevuto la terza dose addizionale sono 198.173, il 22,57% della popolazione potenzialmente oggetto di dose addizionale, mentre sono 683.967 (il 22,89% della popolazione) quelle oggetto di dose booster. Le persone che hanno avuto almeno una dose sono, invece, 46.396.901, l’85,90% della popolazione over 12 mentre quelle che hanno completato il ciclo vaccinale sono 44.200.401, l’81,84% della popolazione over 12.

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