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Covid, verso una proroga dello stato di emergenza? Speranza: "Protesta vergognosa a Novara"

Stato di emergenza, vaccini e mascherine, ma anche le proteste no Green pass a Novara. Il ministro Speranza: "Immagini choc, vergognose".

«Ho visto immagini nelle ultime ore che mi hanno scioccato, con le manifestazioni che richiamano ai campi di concentramento che sono fuori da ogni grazia di Dio». Così il ministro della Salute Roberto Speranza intervenendo a «Mezz'ora in più» su Rai 3 a proposito delle manifestazioni no vax delle ultime ore. «Parlare di dittatura sanitaria - ha aggiunto - mi sembra sinceramente utilizzare in maniera del tutto impropria una parola che bisognerebbe utilizzare con grandissima cautela, prudenza».

La protesta no Green pass di Novara

Il riferimento è alla provocazione messa in scena dai No Green pass di Novara che hanno sfilato indossando pettorine a strisce, qualcuna con un numero appiccicato, come le divise di stracci dei lager nazisti, aggrappati a una corda che richiamava il filo spinato. Una macabra coreografia che ha suscitato la dura reazione della Comunità ebraica.

«È già successo in altre città italiane ma queste persone non sanno cosa è stata la Shoah. È pazzesco che si manifesti in questo modo. La storia bisogna conoscerla e fatti del genere mi lasciano senza parole», dice al quotidiano La Stampa Rossella Bottini Treves, presidente della Comunità ebraica di Novara e di Vercelli. «È evidente che si tratta di un problema culturale, altrimenti non vedo come sia possibile concepire cose di questo genere - sottolinea -. Non si può accostare una tematica come quella sul Green Pass a quella del filo spinato dei campi di concentramento e della Shoah. A chi ha sfilato a Novara farei delle domande. Mi piacerebbe molto capire. Ecco, allora poi aggiungerei altre considerazioni. Perché nella vita non si può sempre mettersi in cattedra. E questo vale per tutti. Prima di condannare bisogna capire, di sicuro non odiare. Però su un punto bisogna essere inflessibili: la storia, e quella delle persone, va rispettata».

Proroga dello stato di emergenza

Intanto il ministro Speranza interviene anche su stato di emergenza, vaccini e mascherine: «Proroga dello stato d’emergenza? Come Governo ci baseremo sull'evidenza scientifica, se sarà necessario prorogare lo stato d’emergenza lo faremo senza timore Ricordo che ad oggi la curva è in risalita». «Per il terzo richiamo abbiamo tutte le dosi necessarie. Non abbiamo alcun problema di dosi. Dobbiamo insistere e accelerare su questo e lo stiamo facendo, in alcuni giorni abbiamo superato le 100mila giornaliere. Oggi la raccomandiamo a tutte le persone di più di 60 anni che hanno completato il ciclo da più di 6 mesi e tutti i fragili di ogni età. Queste persone possono prenotarla immediatamente» ha detto Speranza.

«Non ci siamo mai dati l’obiettivo secco del 90% di popolazione vaccinata ma se mi avessero detto che ad oggi ci sarebbe stata l’86% con la prima dose sarei stato contento ma il 90% è un obiettivo ambizioso ma alla nostra portata». «Noi pensiamo che in questo momento il Green Pass sia fondamentale, perchè ci consente di tenere aperti tutti i luoghi della socializzazione, della cultura, i ristoranti, le scuole e le università». Lo ha sottolineato il ministro della Salute, Roberto Speranza, ospite a «Mezz'ora in più» su Rai3. «In un quadro epidemiologico diverso, faremo naturalmente tutte le valutazioni necessarie», ha aggiunto precisando che però in questo momento «i numeri sono in crescita». «E' in corso procedura di valutazione da Ema e il nostro auspicio che possa esprimersi entro fine anno, a dicembre: quando si sarà espressa, anche in Italia si potrà procedere con questa vaccinazione».

Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza a 'Mezz'ora in più' rispondendo ad una domanda sulla decisione della Fda di approvare il vaccino anti Covid per bambini tra i 5 e i 12 anni. «Lo scudo che abbiamo costruito con la campagna di vaccinazioni è uno scudo che funziona e ci proteggerà anche nei mesi autunnali e invernali. E’ chiaro però che questo scudo va accompagnato da misure di cautela e di precauzione, come le mascherine al chiuso che sono un pezzo fondamentale della nostra strategia e non siamo intenzionati a rinunciarvi».

 

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