
L'Europa stringe la morsa intorno ai no vax. In Austria da lunedì scatterà il primo lockdown per chi non è immunizzato, che non solo non potrà recarsi in alcun posto pubblico al chiuso, ma neanche utilizzare gli impianti sciistici, mentre i contagi raggiungono i diecimila in 24 ore.
La Germania, con 37.120 contagi giornalieri ieri, annuncia la terza dose per tutti. Con gli ospedali sotto pressione, il presidente della Turingia minaccia di non curare chi rifiuta di vaccinarsi.
Intanto in Italia i governatori iniziano ad esprimersi sul tema: "I contagi aumentano ma non aumentano in modo preoccupante i posti letto occupati in terapia ordinaria e intensiva. Questo è il risultato di una campagna vaccinale molto performante. Sulla terza dose lavoriamo con la stessa determinazione. Questa sarà l’ultima fase, la via d’uscita". Così Alberto Cirio, presidente della regione Piemonte, in merito all’aumento dei positivi registrato nelle ultime ore, parlando a margine del forum della piccola impresa in corso ad Alba.
"Lockdown a non vaccinati? Non escludo nulla, perchè la pandemia ci ha insegnato che dobbiamo dare il massimo e poi muoverci sulla base degli indicatori scientifici. Le regole sono la via d’uscita, per metterci il virus alle spalle" aggiunge riferendosi a quanto deciso ieri dal governo austriaco.
"In Piemonte stiamo utilizzando un metodo molto pratico e utile. Facciamo le chiamate, dando 15 giorni alle persone per scegliere il giorno della vaccinazione. La macchina è talmente rodata, che con gli attuali hub siamo in grado di affrontare la terza dose, ma siamo pronti come sempre ad aprirci, allargare e intensificare. Porteremo la terza dose alle persone, e non le persone alla terza dose, comprese le farmacie" conclude.
1 Commento
GRAZIA
06/11/2021 11:58
Per deduzione logica, siccome i prodotti in questione non immunizzano, ormai tutti da esperti virologi sappiamo che non bloccano il contagio, dovremmo tenere al chiuso anche coloro che si sono sottoposti alla terapia genica.
Dario
07/11/2021 00:15
Esatto, la cosa non ha minimamente senso. Fra l'altro, non si capisce perché mai si debba ricorrere alla drasticità e all'imposizione surrettizia, dal momento che ancora il vaccino non ha per nulla ultimato il suo iter di approvazione sulla base di dati scientifici consolidati. Chi non vuole ricevere il trattamento non sta opponendosi nulla di consolidato, e quindi la sua scelta è ancora più legittimata. Se i governi si sentono così sicuri di poter decidere sulla pelle delle persone e ritengono che il vaccino sia sicuro ed efficace, prima ancora di ricevere i dovuti benestare dagli enti preposti, allora lo renda finalmente obbligatorio in modo da rendere legittime le imposizioni che sta facendo. Non lo fa, eh? Chissà perché...