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Musicista dal palco: "Green pass un ricatto". Protesta il pubblico: "Rispetto per le migliaia di morti"

Botta e risposta tra un violoncellista e il pubblico in platea

Il violoncellista Mauro Valli

Doveva essere un concerto come ce ne sono tanti, tutti i giorni, nella Bologna Città creativa della musica Unesco. E invece il violoncellista Mauro Valli, conosciuto per essere uno dei fondatori del gruppo barocco Accademia Bizantina e viticoltore, ieri sera al termine della sua performance in Sala Biagi per l’Associazione Conoscere la Musica, quando tutti si aspettavano il consueto bis, è tornato sul palco per annunciare che quello appena terminato era «il suo ultimo concerto con le attuali regole che obbligano all’uso del Green pass e che rappresentano un vero e proprio ricatto. Un attacco alla democrazia». È seguito un tiepido applauso dai suoi pochi sostenitori ma poi si sono levate le proteste della maggior parte del pubblico in sala: «È una vergogna! Ci sono state migliaia di morti. Un pò di rispetto», hanno gridato alcuni spettatori.
Avvicinato dall’ANSA, il presidente dell’Associazione concertistica, Roberto Iovine, medico, docente universitario e da poche settimane eletto al Consiglio comunale di Bologna nelle liste del centrosinistra, ha dichiarato: «Ci è stato teso un agguato. Nessuno ci aveva avvertito che avrebbe fatto un comizio». Valli sostiene invece che essendo in una democrazia si è sentito libero di esprimere la sua opinione.
Alla fine del concerto, fuori dalla Sala Biagi, in pieno centro, si è radunata una folla di una cinquantina di persone solidali col musicista. Valli aveva lanciato sui social un tam tam per un concerto improvvisato in strada.

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