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In Parlamento solo col Green pass, la Camera respinge i ricorsi: nulla da fare per i deputati no vax

Forte e numerosa la protesta bipartisan di tanti deputati, che hanno chiesto ai vertici della Camera di ripristinare la norma e garantire la sicurezza della salute di tutti.

Camera dei deputati

Nulla da fare per i deputati no vax. La Camera conferma la decisione del Collegio dei Questori e respinge i ricorsi contro l’obbligo del green pass.

Il Consiglio di Giurisdizione di Montecitorio ha infatti ribadito che l’ingresso al palazzo, per partecipare ai lavori dell’Aula, delle commissioni e per svolgere altre attività, è consentito solo dietro l’esibizione della certificazione verde.

Il "caso" era stato sollevato inizialmente dalla deputata del gruppo Misto, ex M5s e pasionaria no vax, Sara Cunial. Al suo ricorso si sono poi aggiunti quelli di altri 7 deputati della componente Alternativa del gruppo Misto. Ma è stata Cunial ad attirare i riflettori: la deputata, infatti, dopo essersi vista respingere il ricorso dal 'Tribunalino" di Montecitorio, si era rivolta al Collegio d’appello della Camera, presieduto dal deputato di Alternativa Andrea Colletti (che figura tra i ricorrenti contro l’obbligo del green pass): la scorsa settimana e in maniera monocratica, Colletti aveva accolto la richiesta di sospensiva sull'obbligo del green pass fatta da Cunial.

Dunque, la deputata no vax ha potuto far ingresso alla Camera senza certificazione verde. Decisione che non ha trovato d’accordo il Collegio dei Questori, che ha emesso una nuova ordinanza il giorno stesso della sospensiva, in cui si stabilivano forti restrizioni di movimento per Cunial, a partire dal divieto di entrare in Aula, consentendole di partecipare ai lavori dell’Assemblea solo dalle postazioni riservate ai deputati e allestite nelle tribune durante la fase emergenziale della pandemia.

Cunial martedì scorso, primo giorno senza green pass, ha svolto dalle tribune un breve intervento, per «perdonare» i colleghi deputati nonostante «le forti discriminazioni a cui mi state sottoponendo». Forte e numerosa la protesta bipartisan di tanti deputati, che hanno chiesto ai vertici della Camera di ripristinare la norma e garantire la sicurezza della salute di tutti.

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