Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera all’unanimità, a quanto si apprende, al nuovo decreto legge Covid che introduce l’obbligo di vaccino per gli over 50. L'indicazione era uscita dalla Cabina di Regia: Per «tutelare la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione delle prestazioni di cura e assistenza, l’obbligo vaccinale» anti Covid si applica a tutti i residenti in Italia, anche cittadini europei e stranieri, che «abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età». In sintesi il decreto prevede il Super Green Pass sul posto di lavoro per chi ha compiuto 50 anni e l'obbligo di sottoporsi alla somministrazione del vaccino per chi ha superato la soglia dei 50 anni ed è senza lavoro.
L'obbligo decorre a partire dall'entrata in vigore del decreto (il giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale). Se non ci si vaccina entro il 1 febbraio, scatterà la sanzione. I lavoratori over 50 dovranno avere il super green al più tardi a partire dal 15 febbraio (perché per ottenere il super green pass occorre che passino 14 giorni dalla prima dose). Nel decreto si legge che l'obbligo vaccinale si applica a tutti i residenti in Italia, anche cittadini europei e stranieri, e prevede eccezioni per casi di «accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore».
«Vogliamo frenare la crescita della curva dei contagi e spingere gli italiani che ancora non si sono vaccinati a farlo. Interveniamo in particolare sulle classi di età che sono più a rischio di ospedalizzazione per ridurre la pressione sugli ospedali e salvare vite» lo ha detto il premier Mario Draghi aprendo il Cdm che ha varato la nuova stretta anti-Covid.
La sanzione per chi non si vaccina
Dovrebbe essere di 100 euro la sanzione amministrativa prevista per gli over 50 che non si vaccineranno. Lo affermano diverse fonti di governo al termine del Consiglio dei ministri.La sanzione prevista per gli over 50 che si presenteranno al lavoro senza Super Green pass resterà invece quella già prevista in relazione all’obbligo di Green pass: da 600 euro a 1500 euro.
Green pass base: ecco dove serve e da quando
Fino al 31 marzo viene esteso l'obbligo di green pass base a:
- lavoratori e clienti dei servizi alla persona (estetisti, parrucchieri: l'obbligo scatta dal 20 gennaio)
- lavoratori e clienti/utenti di pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali, fatte salve eccezioni che saranno individuate in seguito per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali (dal 1 febbraio al 31 marzo).
Non è previsto green pass base per clienti dei negozi di alimentari e farmacie.
Smart working
Novità anche per lo smart working: previsto il passaggio allo smart, il più possibile, nel settore pubblico, con un invito anche per il privato. Si attende, sul punto, una circolare dei ministri del Lavoro e della Pubblica amministrazione.
La scuola: il governo è orientato a una riapertura regolare dal 10 gennaio
Cambiano, rispetto alle prime ipotesi, le regole per la Dad a scuola. Lo spiegano fonti del ministero al termine del Cdm. Nella scuola secondaria di primo e secondo grado si andrà in Dad per 10 giorni se ci sono tre positivi nella stessa classe (non 4, come scritto in bozza). Con un positivo è invece prevista l’autosorveglianza per tutta la classe e l’uso delle mascherine ffp2 per la didattica in presenza. Con 2 casi scatta una distinzione: per chi ha fatto 2 dosi di vaccino o è guarito da più di 120 giorni e non ha avuto la dose di richiamo si applica la Dad per 10 giorni, mentre gli altri proseguono in classe in autosorveglianza.
Occhiuto: obbligo per over 50 misura troppo timida
"L'obbligo vaccinale per i soli over 50 è una misura troppo timida". E' quanto avrebbe sostenuto, secondo quanto si apprende, il presidente della Calabria Roberto Occhiuto nel corso dell'incontro tra il governo e le Regioni sottolineando che il green pass rafforzato dovrebbe essere richiesto a tutti i lavoratori del pubblico e del privato. Le Regioni con maggiori difficoltà, come quelle con la sanità commissariata, avrebbe inoltre aggiunto Occhiuto, dovrebbero poter prevedere anche "misure restrittive ad hoc per i no vax" per alleggerire la pressione sulla rete ospedaliera.
Musumeci: "Speriamo si decida per obbligo vaccinale"
"Spero che oggi si decida per l’obbligo vaccinale, è giunto il momento di decisioni forti". Ad affermarlo è il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, nel corso del suo intervento a "Timeline", rubrica di Sky Tg24.
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