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Due studenti di Harvard realizzano un sito internet per accogliere i rifugiati dall'Ucraina

Volevano dare il loro contributo in un momento così complesso della storia umana. Quello del conflitto in Ucraina. E così due giovani studenti di Harvard, Avi Schiffmann e Marco Burstein, a pochi giorni dall’esplosione del conflitto in Ucraina, hanno dato vita a un sito per aiutare i rifugiati a trovare accoglienza in uno dei Paesi ospitanti, un portale che funziona come un “Airbnb” e mette in contatto le persone che possono ospitare profughi in casa e i rifugiati stessi. Si chiamaUkrainetakeshelter.com ed è già attivo nella maggior parte dei Paesi che confinano con l’Ucraina ma, fanno sapere i creatori, anche negli Stati Uniti, in Canada o in Israele molte persone hanno messo a disposizione case, strutture in disuso, camere o dormitori scolastici, e in alcuni casi anche biglietti aerei per raggiungere le abitazioni disponibili.

"Ho fatto delle ricerche e mi sono reso conto che sul web mancava una connessione diretta tra le informazioni e i servizi a disposizione dei profughi. E soprattutto, c’era confusione. Così, mi sono detto che avrei potuto creare una piattaforma online che servisse a mettere in contatto i numerosi ucraini in fuga dal conflitto con chi sta offrendo ospitalità nelle proprie abitazioni" ha dichiarato Avi Schiffmann a Vanity Fair.

“Se qualcuno ha un divano libero, può supportare un rifugiato“, ha detto Schiffmann al Washington Post. 19 anni e cresciuto nell’area di Seattle, il giovane studente ha imparato le basi del coding da piccolo, guardando video su Youtube nella sua cameretta. Si trovava a San Diego per un semestre di pausa dall’Università quando gli è venuta l’idea di creare il sito. Tornato da una manifestazione di protesta contro l’offensiva comandata dal presidente russo Vladimir Putin in Ucraina, non riusciva a dormire. “Non potevo smettere di pensare a cosa fare per aiutare", ha raccontato. “Volevo fare qualcosa che avesse un impatto immediato”. Non era la prima volta che Shiffman si metteva all’opera in una situazione di emergenza: due anni fa, a 17 anni , aveva sviluppato un sito per aiutare a tracciare la diffusione del Covid-19 nel mondo, che gli è valso una nomination per il Webby Person of the Years award online 2020, sponsorizzata dal virologo della Casa Bianca Anthony Fauci. 

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