«La Cina si astenga» dall’aiutare la Russia nel conflitto in Ucraina. Lo ribadisce il premier Mario Draghi nelle comunicazioni in Aula prima del Consiglio europeo. «Lo sforzo diplomatico deve coinvolgere anche altri Paesi. In particolare, la Cina ricopre un ruolo di grande influenza nelle dinamiche geopolitiche e di sicurezza globali - ha spiegato il premier Draghi -. E’ fondamentale che l’Unione Europea sia compatta nel mantenere aperti spazi di dialogo con Pechino, perchè contribuisca in modo costruttivo allo sforzo internazionale di mediazione».
Per Draghi «il Vertice Ue-Cina del prossimo 1 aprile sarà un’occasione per sottolineare la nostra posizione. Dobbiamo ribadire la nostra aspettativa che Pechino si astenga da azioni di supporto a Mosca e partecipi attivamente e con autorevolezza allo sforzo di pace. Questo messaggio è emerso anche durante il lungo confronto telefonico tra il Presidente Biden e il Presidente Xi Jinping il 18 marzo e negli sforzi diplomatici che lo hanno preceduto», ha sottolineato il premier.
«Mi riferisco in particolare all’incontro tra il Consigliere per la sicurezza americano, Jake Sullivan, e il Direttore dell’Ufficio della Commissione Affari Esteri cinese, Yang Jiechi, avvenuto a Roma la settimana scorsa», ha aggiunto il premier.
Draghi: forte difesa Ue rende anche Nato più forte
Un’Europa più forte nella difesa rende anche la Nato più forte». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante le comunicazioni alla Camera sul Cosiglio Europeo del 24 e 25 marzo. «Il Consiglio europeo è chiamato ad approvare la Bussola Strategica, in seguito alla sua adozione lunedì 21 marzo al Consiglio dei Ministri degli Affari Esteri e della Difesa.La Bussola è stata adattata alla luce della guerra in Ucraina, che rappresenta la più grave crisi in ambito di difesa nella storia dell’Unione Europea», ha aggiunto Draghi. «Prevede l’istituzione di una forza di schieramento rapido europea fino a 5 mila soldati e 200 esperti in missioni di politica di difesa e sicurezza comune», ricorda ancora il premier. «A queste iniziative si aggiungono investimenti nell’intelligence e nella cybersicurezza; lo sviluppo di una strategia spaziale europea per la sicurezza e la difesa; e il rafforzamento del ruolo europeo quale attore della sicurezza marittima».
Energia, Draghi: servono altre misure, risposta sia europea
«Il consiglio Ue si confronterà sull'aumento dei prezzi energia», «ancora molto alti rispetto al livelli storici, più di 5 volte rispetto a un anno fa». Lo ha detto il premier Mario Draghi nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo. Draghi ha ricordato il pacchetto di misure varato dall’ultimo Cdm per famiglie e imprese, si è detto "consapevole» della necessità di altri interventi e di una "risposta europea, serve una gestione comune del mercato dell’energia». «Dopo i picchi raggiunti due settimane fa, i prezzi del gas e dell’energia elettrica sono scesi nuovamente. Il prezzo spot del gas sul mercato europeo oggi è dimezzato rispetto alle punte di circa 200/MWh raggiunte l'8 marzo. Sono però prezzi ancora molto alti rispetto ai livelli storici, più di 5 volte quelli di un anno fa. La volatilità dei mercati energetici ha inciso anche sui prezzi ai distributori, che all’inizio del mese in Italia hanno superato i 2 euro al litro. Secondo la Commissione europea, l’andamento dei prezzi italiani è in linea con quelli del resto dell’Europa.
Lunedì 14 marzo, il diesel costava 2,31 euro in Germania, 2,14 euro in Francia e 2,15 euro in Italia», ha spiegato. «Nel nostro caso, rappresenta un aumento del 40% per la benzina e del 50% per il diesel rispetto a un anno fa. Venerdì scorso, il Governo è intervenuto per difendere il potere d’acquisto delle famiglie, soprattutto quelle più vulnerabili, e aiutare le imprese a sostenere i costi di produzione. Abbiamo deciso di ridurre le accise sulla benzina e sul gasolio di 25 centesimi al litro per un mese, abbattendo così gran parte degli aumenti registrati nelle ultime settimane. Creiamo dei fondi per sostenere i settori dell’agricoltura, della pesca, dell’autotrasporto, che sono stati particolarmente colpiti dalla crisi. Con le nuove misure, il numero di famiglie che ha accesso ai bonus sociali per elettricità e gas - ed è così protetto dai rincari delle bollette - passa da 4 a 5,2 milioni. Le imprese potranno rateizzare le bollette, uno strumento già a disposizione delle famiglie. Istituiamo nuovi crediti d’imposta per le imprese sul costo dell’energia e del gas e rafforziamo quelli esistenti. Ampliamo i poteri dell’Autorità di Regolazione Energia, Reti e Ambiente e del Garante per la Sorveglianza dei prezzi, perché possano monitorare meglio le variazioni sui mercati energetici. Infine, rifinanziamo la cassa integrazione per le aziende in difficoltà. Il pacchetto ammonta in totale a circa 4 miliardi, ed è finanziato in gran parte grazie alla tassazione dei profitti in eccesso maturati in questi mesi dai produttori del settore energetico. In questa crisi, ognuno deve fare la propria parte. Il Governo è consapevole della necessità di ulteriori interventi, ma la risposta a difesa di consumatori e imprese deve essere europea», ha spiegato.
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