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Non fanno cesareo, neonata nasce con lesioni gravissime: in quattro sotto accusa

In seguito ad un parto non monitoriato in modo adeguato, una neonata è venuta alla luce con gravi patologie. Per questo motivo, due ginecologhe e due ostetriche dell’ospedale Sant'Anna di Torino, sono imputate per lesioni personali gravissime. L’episodio risale al luglio 2019.

In seguito ad un parto non monitoriato in modo adeguato, una neonata è venuta alla luce con gravi patologie. Per questo motivo, due ginecologhe e due ostetriche dell’ospedale Sant'Anna di Torino, sono imputate per lesioni personali gravissime. L’episodio risale al luglio 2019.

La mamma della piccola, che aveva già partorito nel 2017 con un cesareo, si era presentata in pronto soccorso intorno alle 22. I medici le avevano proposto un travaglio di prova. Secondo gli accertamenti coordinati dal pm Giovanni Caspani, avrebbero omesso «il monitoraggio continuo dell’attività cardiaca fetale», non riuscendo così a individuare alcune «anomalie». Come un’eccessiva attività «contrattile uterina e la conseguente ipossia fetale», durata due ore. In sostanza nessuno, secondo l’accusa, avrebbe monitorato a dovere il battito cardiaco del feto e della madre. Per la Procura, nonostante le condizioni di salute della donna fossero critiche e il parto naturale fosse a rischio «superiore al 61%», non venne fatto il cesario e per tutta la notte la puerpera aveva sofferto. E la bambina è nata con gravissime patologie. Le indagate sono difese dagli avvocati Alessandro Keller, Emilia Rossi, Gino Obert e Paola Pinciaroli. La prima udienza è fissata per il 12 luglio.

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