Domenica 13 Ottobre 2024

Vicenza, spara alla ex in strada e fugge. Poi uccide anche la nuova compagna e si toglie la vita

E’ stato trovato morto dentro un’automobile, ferma in una piazzola della Tangenziale Ovest di Vicenza il presunto killer di Lidia Miljkovic, suo ex compagno. Sul posto la Polizia. All’interno dell’auto  anche il corpo di un'altra donna. Si chiama Zlatan Vasiljevic, di 42 anni, il responsabile del duplice femminicidio trovato morto nel pomeriggio. Secondo la ricostruzione della polizia, l’uomo era fuggito con l’attuale compagna, una giovane di origine venezuelana, quindi ha accostato lungo la Tangenziale Ovest di Vicenza, avrebbe ucciso la donna e poi si sarebbe tolto la vita. L’uomo che ha freddato l’ex compagna avrebbe fatto fuoco, a sangue freddo, mentre la donna si trovava ancora in auto. La donna sarebbe poi uscita dall’auto per tentare la fuga ma qui sarebbe stata raggiunta da diversi altri colpi di arma da fuoco. Una raffica di proiettili che non le hanno lasciato scampo. Lidia Miljkovic, 42 anni di origine serba ma residente nel Vicentino, è stata uccisa dopo aver accompagnato a scuola i suoi due figli. Il delitto si è consumato nel quartiere Gogna, a sud di Vicenza. Da quel momento è scattata la ricerca dell’assassino anche con l’intervento di un elicottero e dei reparti speciali per poter tenere d’occhio anche la zona boschiva che si trova ai piedi di Monte Berico. Con il passare delle ore emergono particolari terribili su questa storia di violenza. Lidia Miljkovic era stata picchiata violentemente in più occasioni. L’ex compagno le avrebbe fracassato il cranio, quindi l’uomo l’avrebbe denunciata per presunto abbandono dei figli. Nel 2019 era stato emesso a carico dell’uomo violento il divieto di avvicinamento alla donna, madre di due figli, un ragazzo di 16 e una ragazza di 13 anni e proprio la più piccola era stata accompagnata a scuola questa mattina, nel quartiere dove Lidia lavorava come domestica, un lavoro che alternava con quello di addetta al catering.

Presenza di granate in auto

Erano granate gli ordigni esplosivi trovati a bordo della vettura del killer delle due donne lungo la Tangenziale di Vicenza. Lo hanno appurato gli artificieri, intervenuti sul posto per le operazioni di messa in sicurezza. Secondo quanto è stato ricostruito dagli investigatori, Zlatan Vasiljevic avrebbe fatto esplodere una granata questa mattina nel quartiere Gogna, dove aveva ucciso Lidia Miljkovic, quindi una seconda nei pressi dell’autostrada A4, un’ora dopo, durante la fuga.

Domani momento di raccoglimento in città

«A nome della città e della provincia esprimo profondo sgomento per questa terribile tragedia che ha sconvolto la nostra comunità che rimane incredula di fronte a tanta violenza». Lo afferma in una nota il sindaco di Vicenza, Francesco Rucco, dopo il doppio femminicidio che si è consumato oggi nella città berica. «Come amministrazione condanniamo con forza quanto accaduto - prosegue Rucco - aspettando di capire l’origine di questa follia e confidando nella professionalità degli inquirenti e delle forze dell’ordine che stanno indagando. La città si stringe attorno alle vittime e ai loro cari e per domani, giovedì 9 giugno, l’amministrazione e l’associazione Donna chiama Donna che gestisce il Centro antiviolenza del Comune, organizzeranno un momento di raccoglimento in silenzio, dandosi appuntamento alle 19 in piazza dei Signori. Chiedo ai vicentini, ai sindaci, agli amministratori pubblici e ai rappresentanti delle associazioni del territorio di partecipare, per dare un segnale forte contro ogni tipo di violenza sulle donne», conclude.

leggi l'articolo completo