La difesa di Martina Patti chiederà una perizia psichiatrica per la propria assistita. Lo ha detto all’AGI il legale di Patti, Gabriele Celesti. La donna, ha spiegato l’avvocato, ha cominciato a cedere quando i carabinieri hanno deciso di effettuare una perquisizione nella casa di via Euclide, a Mascalucia: lì lei ha detto al padre, che l’accompagnava, dov'era il corpo della bambina, Elena Del Pozzo, e il padre, sbiancando in volto, lo ha riferito ai militari. A spingere i carabinieri verso la perquisizione era stata, già inizialmente, una contraddizione: Martina non aveva chiamato il 112 per avvertire del sequestro della bimba e aveva preferito recarsi in caserma. L’interrogatorio nel corso la quale la donna ha poi confessato il resto delle proprie responsabilità è durato due ore.