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Covid: far circolare o no il virus? Gli esperti si dividono

Covid: è scontro tra virologi dopo le parole dell’infettivologo Pierluigi Viale, direttore delle Malattie infettive del Sant'Orsola di Bologna che - in un’intervista a "La Repubblica" -, ha affermato che «il virus va fatto circolare» perchè «non è più quello del 2020».

Covid: è scontro tra virologi dopo le parole dell’infettivologo Pierluigi Viale, direttore delle Malattie infettive del Sant'Orsola di Bologna che - in un’intervista a "La Repubblica" -, ha affermato che «il virus va fatto circolare» perchè «non è più quello del 2020». Questo per evitare di «bloccare gli ospedali». C'è chi, come l’infettivologo Matteo Bassetti, direttore della clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, si schiera apertamente con il collega. «Ogni medico di questo mondo è d’accordo con Viale: noi dobbiamo tutelare fragili e anziani - spiega all’AGI Bassetti -, ma il resto della popolazione che è vaccinata o è entrata in contatto con il virus perchè si è contagiata può stare tranquilla. Per questo è un bene che circoli tra i giovani». A parere di Bassetti bisogna smettere di fare i tamponi agli asintomatici perchè il rischio, concreto, è che si «blocchino gli ospedali che "salterebbero" in aria certo non per le polmoniti da Covid», ragiona il primario. Importante sarà organizzare la campagna vaccinale di settembre/ottobre, ma «il ragionamento va fatto adesso e lo diciamo da tempo: se il nostro ministro della Salute ascoltasse di più i medici sul campo e meno chi 'filosofeggià, forse riusciremo una volta tanto ad anticipare il virus».

E la "frecciatina", neanche troppo velata, è a Walter Ricciardi, consigliere del ministro Roberto Speranza e docente di Igiene all’università Cattolica di Roma, che replica così: «Ma questi dopo tre anni ancora non hanno imparato la lezione?. Far circolare questo virus, più di quanto già non stia circolando da solo, porterebbe solamente a più malati e a più morti. Gli inglesi ci hanno provato lo scorso anno: sappiamo tutti come è andata a finire, con migliaia di decessi», ricorda Ricciardi. «Il rischio inoltre sarebbe quello di amplificare i contagi in ospedale, dove notoriamente vanno soggetti più fragili e dove ci sono anche medici e infermieri che rischiano di rimanere bloccati con un danno per la sanità pubblica».

C'è poi chi lo ritiene di fatto un "falso problema", perchè in Europa si è già scelto di far circolare il Covid. «Stiamo già facendo 'girarè il virus. Nel mondo ci sono tre diverse strategie: Cina e Corea del Nord cercano l’opzione "zero Covid", alcuni Stati hanno invece lasciato correre il coronavirus indisturbato come il Brasile o l’Europa dell’Est - dice all’AGI Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano -. La nostra scelta, come anche quella degli Stati Uniti, è stata quella di ridurre la circolazione del virus attraverso una mitigazione, ma la circolazione c'è sempre stata. Stiamo andando verso l’endemia con onde che ci saranno per un certo periodo di tempo», conclude il virologo.

 

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