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Covid, Locatelli: "Sì ad eventi di massa, ma con responsabilità. 4° dose anche agli Over60"

«Che gli eventi di massa possano amplificare i contagi è nozione largamente consolidata da decenni. Non significa però, almeno finchè la situazione resta sotto controllo, sospenderli. Credo possano svolgersi, accostandosi ad essi con senso di responsabilità. Come? Non partecipare se si sa di essere positivi o se accusiamo sintomi sospetti. Indossare mascherine, non scambiare bicchieri». Lo afferma Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, in una intervista al Corriere della Sera.

Il ruolo protettivo delle mascherine - avverte Locatelli - «è fuori discussione. Indossarle, specie le FFP2, quando raccomandato e indicato negli spazi chiusi, sui mezzi di trasporto pubblici e anche all’aperto in presenza di assembramenti, è una scelta di difesa per sè stessi e per gli altri».

L’andamento della curva epidemica porta a consigliare la vaccinazione con la quarta dose anche per gli over 60. «La circolazione virale è aumentata - spiega Locatelli -, l’occupazione dei letti nelle aree mediche e, in minor misura, nelle rianimazioni è cresciuta. Le agenzie europee EMA e ECDC, inserendosi nel solco tracciato dall’Italia (che già offriva il secondo richiamo a ultra 80enni e a 60-79enni con patologie concomitanti) si sono orientate a indicarla ai 60enni, anche sani, e a tutti i fragili in ogni età. In Italia è già stata avviata una riflessione. Il ministro Speranza è stato fra i più convinti sostenitori dell’opportunità di avere una posizione condivisa nell’Ue e in linea con quella delle istituzioni internazionali. E’ una scelta di tutela verso coloro che rischiano di sviluppare forme gravi di Covid ed è coerente, lo ribadisco, con quanto avevamo deciso settimane or sono».

Cosa caratterizza questa ondata dalle precedenti?

"Numeri così elevati di casi fortunatamente, grazie ai vaccini, non si traducono in un impatto sulla salute dei contagiati, come succedeva con le altre ondate. Senza di essi o in presenza di limitata adesione alla campagna di prevenzione ben altri numeri su ospedalizzazioni e decessi avremmo visto. Omicron ha ridotta capacità di dare patologia polmonare grave. Ridotta non vuol dire assente. Smettiamo di minimizzare i rischi comparando l’infezione a quella di un virus influenzale. E’ profondamente sbagliato», conclude Locatelli».

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