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Troppo caldo: divieti balneazione in 28 località adriatiche. Eccesso di "escherichia coli"

Valori anomali sono emersi in 28 campioni prelevati da altrettante acque di balneazione in mare Adriatico tra Goro a Cattolica, coinvolgendo sostanzialmente tutti i comuni costieri e portando all’emanazione di divieti di balneazione.

Valori anomali sono emersi in 28 campioni prelevati da altrettante acque di balneazione in mare Adriatico tra Goro a Cattolica, coinvolgendo sostanzialmente tutti i comuni costieri e portando all’emanazione di divieti di balneazione. Si tratta, rende noto Arpae, di una concentrazione superiore al valore limite di escherichia coli. Il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, ha chiesto un incontro tecnico a Regione Emilia-Romagna, Ausl, Arpae e alle altre amministrazioni locali per una «contingenza - scrive il primo cittadino - senza alcuna spiegazione tecnica nè logica visto che, ad esempio a Rimini, a causa della siccità le paratie a mare non vengono aperte da quasi un mese e mezzo e la stessa Hera, che gestisce il ciclo integrato delle acque, ha formalmente comunicato di non avere riscontrato alcun guasto o difetto alla rete acquedottistica e fognaria. Stamane alcuni esperti, anche alla luce di analoghi episodi verificatisi nelle ultime settimane in altri mari d’Italia, hanno avanzato l’ipotesi dell’anomalo innalzamento della temperatura dell’acqua del mare durante questa estate eccezionalmente calda, concausa - conclude - di uno squilibrio organico che porterebbe al superamento dei valori indicati dalla norma».

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