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Stop Gazprom su Nord Stream, l'Unione Europea prepara misure urgenti

Stop al Nord Stream. Il monopolista russo dell’energia Gazprom ha fatto sapere che interromperà nuovamente il funzionamento della principale infrastruttura per il trasporto del gas di Mosca verso l’Europa. Ufficialmente il fermo sarà per manutenzione, dal 31 agosto al 3 settembre. Ma sembra l’ennesima mossa per mettere in difficoltà i Paesi Ue, già alle prese con prezzi alle stelle di gas ed energia.

Un copione già visto, denunciato a più riprese dai leader Ue come "ricatto di Mosca". Al quale si aggiunge oggi anche uno stop comunicato, sempre da Gazprom, alla società francese Engie, per un disaccordo su «alcuni contratti». Questa volta però i mercati hanno guardato altro: l’Ue appare determinata a mettere in campo in tutta fretta misure d’urgenza per fermare il caro prezzi e approntare una riforma di un mercato, quello dell’energia, che evidentemente non sta funzionando. E prezzi finalmente hanno girato al ribasso. Il contratto Ttf, il riferimento per il gas europeo trattato ad Amsterdam, ha chiuso la giornata in calo del 6,8% a 254 euro al megawattora.

«I prezzi dell’energia stanno battendo record dopo record. Le conseguenze per le famiglie e le imprese non sono sostenibili. Dobbiamo affrontare questo problema insieme e con urgenza», ha detto anche oggi la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Solo ieri l’annuncio di essere pronti a «misure di emergenza» e a una riforma del mercato dell’energia. Da von der Leyen è poi arrivato l’annuncio che nell’Ue è stato già raggiunto l’obiettivo fissato per quest’anno di riempire gli stoccaggi di gas nell’Unione, in vista dell’inverno, in media all’80%. La presidenza ceca dell’Ue ha poi rivendicato la determinazione nel convocare un consiglio d’urgenza dei ministri dell’energia. «I nostri sforzi per unire l’Unione Europea nel tentativo di ripristinare la funzionalità dei mercati energetici stanno lentamente iniziando a dare i loro frutti - ha detto Josef Sikela, ministro di Praga per l’Industria -. I mercati reagiscono e i prezzi di elettricità e gas sono in calo».

Resta ora l’attesa per gli interventi di Bruxelles. Si guarda sia a una limitazione a breve termine sui prezzi (price cap) e sia a una riforma del mercato che scolleghi in particolare nella formazione dei prezzi gas ed elettricità (decoupling). Sul fatto che servano delle misure sono ormai tutti d’accordo, inclusa quella Germania più attenta a frenare su qualsiasi intervento sul mercato. «È vero che ho parlato con i colleghi. Ci sono notevoli problemi da risolvere e una serie di possibilità per influenzare i prezzi, e ne parleremo all’inizio di settembre al Consiglio sull'energia», ha confermato il ministro tedesco per l'Economia e il Clima Robert Habeck. A rassicurare Berlino, la garanzia in particolare che ogni intervento sui prezzi potrebbe solo essere definito e limitato nel tempo. Anche i Paesi Bassi, altri 'falchì del mercato (tra l’altro quello dei derivati sulle quotazioni del gas è basato ad Amsterdam) sono pronti a non mettersi di traverso, purché vengano proposte misure efficaci. Il tema è che tanto price cap quanto il decoupling sono immaginabili in molti modi, e già si guarda ad esempio a come agganciare il prezzo dell’energia alle rinnovabili al posto del gas (a vantaggio del green deal). Mentre sul price cap si spazia dall’ipotesi di dazi a chi importa nell’Ue, a più difficili e costose sovvenzioni alle società energetiche o ai consumatori. In testa l’idea di mettere un tetto al costo del gas utilizzato nella produzione di energia elettrica. La Commissione ha invece già affermato che ci vorranno "settimane» per una proposta sulle misure di emergenza. La certezza di queste ore, insomma, è solo quella dell’importante apertura incassata dalla Germania. L’attesa è dunque che il confronto al momento prosegua soprattutto a livello politico, per arrivare nel vertice dei ministri dell’energia il 9 settembre a un «mandato» del consiglio alla Commissione per affrontare la crisi (sino ad ora c'erano stati invece solo degli 'invitì ad esplorare il caro prezzi nell’energia).

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