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Movida violenta a Milano, arrestati i trapper Baby Gang e Simba La Rue

Durante la rissa, innescata da una spinta a una ragazza, erano stati esplosi alcuni colpi di pistola che hanno ferito alle gambe due ragazzi senegalesi

I trapper Baby Gang e Simba La Rue sono stati arrestati insieme ad altri nove giovani per aver preso parte a una violenta rissa con l’uso di armi da fuoco, avvenuta all’alba del scorso 3 luglio nella zona della movida di corso Como a Milano.

Proprio nelle stesse ore i carabinieri di Bergamo stanno, invece, eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa anche nei confronti dei 4 presunti autori di un tentato omicidio ai danni del rapper Simba La Rue, accoltellato lo scorso 16 giugno nel comune di Treviolo. Il delitto - spiegano i militari - si inserisce in un’accesa rivalità tra rapper: uno, la vittima, attivo nel milanese e l'altro attivo nel padovano. Sarebbe stata la fidanzata 31enne di Simba La Rue ad avere avuto un ruolo centrale nel grave agguato subito dal trapper ventenne. La donna, ritenuta una dei «mandanti» è tra le quattro persone finite in carcere su ordine del gip di Bergamo con l’accusa di tentato omicidio. Insieme a lei, i tre presunti autori materiali dell’aggressione: un milanese 24enne, un monselicense anch’egli 24enne e un marocchino 30enne già ristretto, per altri motivi, in Austria. Stando all’inchiesta connessa a quella di Milano, in una serie di conversazioni telefoniche intercettate la 31enne avrebbe confessato di aver favorito il raid, fornendo il proprio indirizzo di casa e che avrebbe passato la serata insieme a Simba, a un’amico del trapper padovano Baby Touchè. Con questi dettagli sarebbe stata organizzata la vendetta al sequestro e al pestaggio subito da Touchè una settimana prima a Milano per mano di Simba e alcuni membri del suo gruppo.

Stando alle indagini congiunte della polizia e dei carabinieri, coordinati dalla procura ordinaria e quella dei minorenni, il gruppo legato ai due musicisti, Zaccaria Mouhib e Mohamed Lamine Saida, avrebbe invece teso un agguato a due ragazzi senegalesi fuori dal un locale di via Alessio di Tocqueville.

Durante la rissa, innescata da una spinta a una ragazza, erano stati esplosi alcuni colpi di pistola che hanno ferito alle gambe i due bersagli. Nell’aggressione sono stati anche colpiti con calci, pugni e con le stampelle utilizzate da Simba La Rue a causa dell’aggressione subita il giugno precedente.

I due giovani musicisti sono finiti in carcere, su ordine del gip Salvini, così come altri sette loro amici. Solo per uno dei maggiorenni sono stati disposti gli arresti domiciliari. Sono accusati, a vario titolo, di rissa, lesioni, rapina aggravata e porto abusivo di arma da sparo. E’ già la seconda volta nel 2022 che Baby Gang, alias di Zaccaria Mouhib, e Simba La Rue, alias di Mohamed Lamine Saida, vengono arrestati. Il primo lo scorso febbraio per due presunte rapine, una delle quali commesse con una pistola, tra il maggio e il luglio 2021.

Episodi per i quali era però stato scarcerato dal tribunale del Riesame che non aveva riconosciuto sufficienti elementi per giustificare la misura cautelare. Nei confronti Simba invece si erano aperte le porte del carcere di San Vittore per le due aggressioni che avrebbe commesso nell’ambito di una faida con il trapper rivale Baby Touchè. Nella spirale di attacchi e ritorsioni il ventenne era stato vittima di un agguato a Treviolo (Bergamo) in cui era stato ferito gravemente a una gamba.

«Zaccaria (Baby Gang, ndr) quando si ubriaca è un casino. Zaccaria non deve bere proprio, infatti lui lo sa e non beve. Però quando vuole bere è un casino e non puoi dirgli di no». A parlare è Chakib Mounir, detto Malippa, 24enne di Lecco, manager di Baby Gang e Simba La Rue, finito ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta della procura di Milano che vede i due trapper e altre 9 persone accusate a vario titolo di rissa, lesioni, rapina aggravata e porto abusivo di arma da sparo.

Quando la notte tra il 2 e il 3 luglio scorso il gruppo ha gambizzato due senegalesi «rivali», i carabinieri stavano già monitorando le loro attività per un’altra vicenda violenta e avevano installato una microspia sull'auto di Malippa. È quest’ultimo, tra le persone più importanti e fidate del gruppo, a parlare subito dopo l’aggressione con una ragazza e un altro autore, il 21enne albanese Andrea Rusta detto «Asap». Rusta risulta abbia colpito una delle vittime usando il gesso del proprio braccio già infortunato.

«Una totale astrazione dalla realtà». Sono le parole che usa il gip di Milano, Guido Salvini, per esprimere la percezione dei trapper Baby Gang e Simba La Rue, arrestati assieme ad altre nove persone del proprio entourage nell’ambito di un’inchiesta in cui sono accusati - a vario titolo - di rissa, lesioni, rapina aggravata e porto abusivo di arma da sparo. Il provvedimento fa riferimento a due gambizzazioni avvenute la notte tra il 2 e il 3 luglio scorso nella centralissima via di Tocqueville.

«Emerge la totale astrazione dalla realtà in cui gli indagati vivono e agiscono - scrive Salvini - con l’ego totalmente incluso in quello della banda che impedisce loro anche solo di percepire il disvalore e il peso delle azioni criminose poste in essere, peraltro esaltate nei video e nei pezzi musicali prodotti dal gruppo e diffusi via social, con un grave rischio imitativo quindi nei confronti di altri soggetti molto giovani». E ancora: «La forza del legame criminale esistente tra loro ha sicuramente rafforzato il proposito criminoso, istigando i singoli ad agire con una sempre maggiore violenza per emergere nel gruppo e scalare la gerarchia interna».

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