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Modena, due sacerdoti accusati di giocare soldi al casinò: il vescovo li sospende

Avrebbero fatto fallire la parrocchia di San Benedetto Abate, a Modena, e avrebbero anche dilapidato al casinò ingenti somme di denaro e 80mila euro «investiti» nella fibra ottica. Sono queste, come riferisce il Corriere della Sera, le accuse rivolte a don Giovanni Braglia e don Dariusz Mikod, alla guida della chiesa della città emiliana.  A metà settembre i due preti sono stati sospesi provvisoriamente dall’Arcidiocesi di Modena e Nonantola dal ministero di parroci (pur continuando ad essere sacerdoti e a percepire il contributo economico dal Sostentamento clero) per «ipotesi di reato penalmente perseguibile».

Dopo che domenica è stata trovata "chiusa con catene la cancellata di accesso alla chiesa parrocchiale" di San Benedetto Abate a Modena,  e «trattandosi di un’azione volta ad impedire l’esercizio di funzioni religiose, ipotesi di reato penalmente perseguibile, la Diocesi sta valutando l’opportunità di un’azione legale». E’ quanto comunica, in una nota, l'Arcidiocesi di Modena e Nonantola che interviene sulla vicenda dei due preti sollevati dalla guida della chiesa della città emiliana.

«Da alcuni anni - viene spiegato - la situazione della parrocchia era seguita dalla Diocesi, per diverse problematiche pastorali ed economiche; sono stati molti gli incontri con i due parroci e con alcuni gruppi di parrocchiani. Il 17 marzo 2022 don Gianni, che era parroco moderatore, ha rassegnato le sue dimissioni da rappresentante legale; tale rappresentanza è subito passata a monsignor Giuliano Gazzetti, il quale ha avviato, di concerto con gli organismi diocesani, una verifica della situazione amministrativa della parrocchia, che si trovava in un passivo di bilancio».

Dallo scorso marzo, viene evidenziato in un altro passaggio della nota, «si erano aperti dialoghi più frequenti tra i due sacerdoti e la Diocesi, ad un certo punto mediati per loro iniziativa da un avvocato; riscontrata la non congruità di una parte della documentazione esibita dal suddetto avvocato, gli organismi diocesani preposti - collegio dei consultori e consiglio per gli affari economici - nella riunione congiunta del 22 luglio 2022 hanno deliberato, insieme al vescovo, l'interruzione della mediazione stessa. Il 17 settembre 2022 monsignor Gazzetti ha assunto anche le funzioni pastorali; contemporaneamente don Gianni e don Dario sono stati sospesi dal ministero di parroci, pur continuando ad essere sacerdoti e a percepire il contributo economico dal Sostentamento clero».

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