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Convalidato arresto, per Bilal è carcere minorile: il ragazzino che terrorizzava Milano

Andrà in un carcere minorile Bilal, il ragazzino marocchino protagonista nelle ultime settimane di una raffica di furti, rapine e fatti violenti soprattutto nella zona della stazione Centrale di Milano, arrestato due giorni fa dagli agenti della Questura perché alcuni accertamenti hanno stabilito che ha 14 anni e non 12 , come sembrava inizialmente, e quindi è imputabile. La decisione del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di minori del capoluogo lombardo, davanti al quale si è tenuta l’udienza della convalida dell’arresto, ha infatti confermato il provvedimento e disposto per il ragazzo la misura cautelare del carcere minorile. Per dirimere definitivamente le discordanze sull'età è stato deciso un incidente probatorio, la cui data sarà fissata dal giudice. Ad occuparsene sarà il laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense dell’Università degli Studi di Milano.

Il gip, disponendo la misura cautelare, ha accolto in sostanza la richiesta della Procura dei minori, impegnata ad occuparsi di un caso di non facile soluzione. Lui stesso - esile ma alto un metro e sessantacinque con una leggera peluria che lo fa già apparire come un adolescente - ha raccontato di essere scappato dal Marocco a nove anni dalla Spagna, di essere stato in Francia, Germania, Olanda e di essere a Milano da alcuni mesi. Probabilmente tossicodipendente (teneva pillole di Rivotril, uno psicofarmaco, nello zaino), con la scabbia, ha continuato a scappare da ogni comunità dove è stato portato. "Non voglio stare chiuso. Mi piace essere libero, girare. Non ho bisogno di niente» ha detto convinto che la sua età gli garantisse l’impunità.

E’ stato portato al Centro di prima accoglienza di Torino dopo essere stato fermato dalla Polizia nella notte tra mercoledì e giovedì perché aveva strappato la collanina d’oro a due ragazzi con un complice di 16 anni. Con sé aveva anche un tronchesino per staccare le collane con la chiusura più resistente. L’ennesima rapina l’ha compiuta poco dopo essere sceso dal treno che ha preso per scappare dalla comunità di Genova dove era stato portato dopo un colpo precedente. Ora quindi andrà in un istituto minorile, forse non il Beccaria di Milano che ha problemi di capienza per via di lavori in corso da tempo. In passato Bilal era già stato preso altre quattro volte nel giro di pochi giorni ma non arrestato perché ritenuto dodicenne, quindi non imputabile. Per questo è stato portato in comunità diverse, dove non si è mai fermato. Breve ma intensa l’attività sulla scena della malavita minorile a Milano per lui: l’apice, in termini di bottino, forse il 10 ottobre, quando i carabinieri lo avevano fermato per aver sottratto un Rolex Daytona da 27mila euro a un turista americano che passeggiava di notte in via Manzoni, nel pieno centro del capoluogo lombardo. Era già stato preso altre volte dopo rapine e furti con vittime scelte a caso, da solo o con complici, in base alla facilità del colpo e alle esigenze che aveva nella sua vita da sbandato.

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