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Reddito di cittadinanza, il ministro all'Istruzione Valditara: "Niente sussidio a chi non studia: è immorale"

I ragazzi preferiscono percepire il reddito anziché studiare e formarsi per costruire un proprio dignitoso progetto di vita. Il reddito collegato all’illegalità tollerata del mancato assolvimento dell’obbligo scolastico è "inaccettabile moralmente" ha detto

«Questi ragazzi preferiscono percepire il reddito anziché studiare e formarsi per costruire un proprio dignitoso progetto di vita. Il reddito collegato all’illegalità tollerata del mancato assolvimento dell’obbligo scolastico è inaccettabile moralmente: significherebbe legittimare e addirittura premiare una violazione di legge». A dirlo è il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

"Anche la percezione del reddito da parte di un giovane che ha titoli di studi superiori non ha impedimenti personali, o famigliari, ma non cerca un lavoro, né investe in formazione su se stesso, non è sostenibile economicamente e culturalmente», continua il ministro. «Un ragazzo non può consapevolmente rinunciare a coltivare i suoi talenti in qualunque forma, ed essere contemporaneamente pagato dallo Stato, ovvero dai cittadini italiani.

La grande alleanza per la scuola e per il merito che ho lanciato implica, come tutte le alleanze, il principio di responsabilità. Non c'è merito senza responsabilità».

"Sento dire che tagliare il reddito sarebbe disumano - conclude il ministro - a me pare disumano convivere con l’illegalità, calpestare il diritto allo studio, educare i ragazzi al mantenimento a spese della società piuttosto che a credere in loro stessi e alla possibilità di migliorare le loro condizioni di vita».

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