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Asti, uccide il figlio e tenta il suicidio. Il legale: "Lo adorava, tragedia familiare"

La vittima: Valerio Pesce

Dopo avere ucciso il figlio Valerio di 28 anni, Piero Pesce, il 61enne arrestato mercoledì scorso a Canelli (Asti) ha tentato il suicidio, con un’arma da taglio. E' quanto si appreso oggi, nel giorno dell’udienza di convalida davanti al gip Giorgio Morando e al pm Stefano Cotti, titolare del fascicolo. In aula l’uomo ha richiamato le dichiarazioni già rese nell’interrogatorio di mercoledì scorso, che il gip ha ritenuto esaurienti. Il gip si è riservato la decisione. La difesa, con l’avvocato Giovanna Balestrino e la collega milanese Giada Bocellari, ha fatto richiesta di una misura cautelare idonea al suo stato psicologico. Pesce è apparso visibilmente provato, con fasciature alle mani, segni del tentativo di suicidio messo in atto dopo aver commesso il delitto. Al termine dell’udienza, il 61enne è stato portato in ospedale, dove ha passato già la scorsa notte ricoverato. Oggi è stato dato l’incarico per effettuare l’autopsia sul corpo della vittima. «Adorava il figlio - hanno detto i suoi difensori - è un dramma familiare, una tragedia». La situazione familiare era difficile da tempo: sette anni fa la morte della mamma della vittima per una malattia incurabile, quest’estate la perdita del nonno paterno. L'appartamento in cui è avvenuto l’omicidio resta sotto sequestro.

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