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Reggio, il futuro della Cgil è... metropolitano

Nasce il comprensorio metropolitano che punta a essere più vicino ai territori. Eletto segretario Gregorio Pititto: «Una grande responsabilità per tutti noi»

Una nuova vita per la Cgil. È nata ieri ufficialmente la Cgil dell’area metropolitana frutto di un lungo percorso di fusione delle articolazioni del sindacato di Gioia Tauro e di Reggio-Locri. Si è svolto il primo congresso metropolitano col motto “il lavoro crea futuro”. Si tratta di una nuova pagina del sindacato che così si rafforza coordinando le forze sul territorio.
Tutte le categorie a confronto su un processo che punta a dare maggiore forza a un sindacato che negli anni ha perso il suo ruolo fondamentale nelle politiche di difesa e rilancio del lavoro. I temi affrontati sono sempre gli stessi e sono sempre questioni irrisolti, dalle politiche di integrazione e accoglienza, alla sanità che non funziona, alle tensioni sociali derivanti dalle misure del governo che con i tagli in diversi settori, soprattutto sul Reddito di Cittadinanza, ma anche i limiti infrastrutturali. Proprio a questo mira la nuova era della Cgil, meno ruoli apicali e più radicalizzazione sul territorio inteso come unitario e quindi con gli stessi diritti. Un percorso di razionalizzazione dei ruoli ma non di strutture territoriali che è stato voluto fortemente dal sindacato a livello nazionale da un paio di anni a questa parte (nell’area centrale della Calabria su Catanzaro, Vibo e Crotone).

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