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Il padre di Thomas Bricca, il 18enne ferito ad Alatri: "Dio perdona, io no"

E’ in condizioni gravissime ma stabili Thomas Bricca, il 18enne rimasto vittima di un agguato a colpi di pistola ad Alatri. Secondo quanto apprende l’AGI il giovane, ricoverato in terapia intensiva al San Camillo, è attaccato alle macchine ma le funzioni vitali di base sono ancora attive. Smentita dunque, si apprende da fonti sanitarie, la notizia circolata ieri sera sul fatto che Thomas sarebbe clinicamente morto e sarebbe già partito l’iter di 48 ore per l’accertamento della morte cerebrale. Intanto, Paolo Bricca, padre di Thomas, in un post pubblicato sulla sua pagina social grida vendetta. «Figli di p.... na mi avete spezzato il cuore. Bastardi, tossici di m...a. Dio perdona, io no». L’uomo, titolare di una rivendita di motociclette, è molto noto ad Alatri.

La situazione elettroencefalogramma di Thomas Bricca risulta «gravemente depresso, con risposta elettrica accennata agli stimoli». E’ quanto riporta il bollettino diffuso dal San Camillo sulle condizioni del 18enne vittima ieri sera di un agguato ad Altri. «Il paziente Thomas Bricca di anni 19, operato in nottata per evacuazione di ampio ematoma sottodurale acuto sinistro per lesione da arma da fuoco, è al momento ricoverato in Terapia Intensiva CR3, della UOC Anestesia e Rianimazione diretta dal Professor Luigi Tritapepe - si legge nel bollettino - Intubato e ventilato artificialmente, tachicardico, con monitoraggio continuo dei parametri vitali che mostrano una tendenza a lieve instabilità emodinamica, mantenuta con liquidi, vasopressori ed emotrasfusioni. Il paziente si presenta in coma profondo, con elettroencefalogramma gravemente depresso, con risposta elettrica accennata agli stimoli. La TC cranio mostra un imponente edema del parenchima cerebrale che in conseguenza di craniotomia decompressiva al momento non determina erniazione cerebrale. Condizioni gravissime ma stabili. Prognosi riservata».

Un colpo quasi "impossibile" esploso dalla sella di uno scooter posizionato nel parcheggio sottostante, più basso di circa 5 metri rispetto al piano dove era posizionato Thomas Bricca, il 18enne vittima dell’agguato ieri ad Alatri, vicino a Frosinone. Vicino a lui c'erano anche quattro amici rimasti illesi. Invece, in linea d’aria, tra il luogo dal quale sarebbe partito il proiettile e il giovane ci sarebbero oltre 20 metri. Non solo. Sulla traiettoria di tiro ci sono anche delle ringhiere che i colpi non hanno toccato. Da aggiungere che Thomas era in una zona buia. Un 'colpò quasi impossibile dunque che però ha preso alla testa Bricca che ora lotta tra la vita e la morte in ospedale. I carabinieri, in queste ore, stanno setacciando le immagini delle telecamere della zona per individuare la via usata dagli aggressori per la fuga.

Gli amici: "Hanno sbagliato bersaglio"

«Thomas era il classico bravo ragazzo, forse il colpo non era destinato a lui. Chi ha sparato avrebbe sbagliato bersaglio e di mezzo c'è andato Thomas». Questa la testimonianza di alcuni amici di Thomas Bricca, colpito ieri in un agguato ad Alatri, riportate dai social. «La faccia pulita e amico di tutti con la passione per la Roma -scrivono gli amici- Thomas faceva gruppo, era seguito, un leader per organizzare iniziative di ogni genere per stare insieme e passare il tempo. La faccia pulita, mai un problema con la giustizia, amico di tutti e con il sorriso stampato sulle labbra. Anche nei momenti più difficili». Thomas era studente dell’ultimo anno all’istituto di istruzione superiore «Sandro Pertini». Gli amici giurano che «con le risse dei giorni scorsi non c'entra nulla, mai mischiato in vicende del genere. Anzi, cercava di placare gli animi se succedeva qualcosa. In un paese piccolo basta una parola di troppo per «tirare» - come si dice da queste parti - e arrivare quindi alle mani facilmente. Proprio Alatri ha conosciuto la tragedia di Emanuele Morganti, preso a calci e pugni e ucciso proprio per una banale lite. Thomas era lì a stemperare gli animi», aggiungono.

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