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Affondo Pd contro Piantedosi su Cutro: "Relazione lacunosa". Il ministro: "La vita è prioritaria"

«L'informativa del ministro Piantedosi sulla tragedia di Cutro è stata piena di lacune: nessun chiarimento utile alla ricostruzione, nessuna spiegazione, tanti slogan. I punti oscuri sono ancora molti. Non sappiamo se ci sono delle responsabilità, se questo dramma poteva essere evitato, non sappiamo come si sono svolti gli accertamenti da parte delle autorità competenti. Di fronte ad un simile dramma e ad una conta dei morti che continua a salire, è stato sconfortante assistere al comportamento degli esponenti della maggioranza nel corso del dibattito in aula. Un atteggiamento vergognoso: insulti all’opposizione, urla e strepiti, nessun contegno, zero rispetto verso le vittime. Come cittadina prima che come rappresentante del parlamento, mi dissocio nel modo più totale dalla disumanità di questo governo e della maggioranza che lo sostiene. Sono degli irresponsabili. Dopo le orrende parole del Ministro dell’Interno che criminalizza le vittime del naufragio, dopo la grave assenza a Crotone della Presidente Meloni e di tutto l’esecutivo, oggi un’altra brutta pagina per la storia di questo Paese». Così la deputata Pd Silvia Roggiani al termine dell’informativa del Ministro Piantedosi sul naufragio dei migranti al largo di Cutro.

Le parole di Piantedosi

Il bilancio «non è ancora definitivo», ma «gli aggiornamenti giunti dalla Prefettura di Crotone portano il numero delle vittime a 72, di cui 28 minori, mentre i superstiti sono 80. Di questi, 54 sono accolti nel locale Centro di accoglienza richiedenti asilo, 12 nel Sistema Sai a Crotone, 8 sono ricoverati in ospedale, 2 minori non accompagnati sono stati collocati nelle strutture dedicate e 3 soggetti, presumibilmente gli scafisti, sono stati arrestati». Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nella sua informativa alla Camera sui fatti di Cutro.

«Sulla base degli elementi acquisiti dal Ministero della giustizia, gli scafisti decidono di sbarcare in un luogo ritenuto più sicuro e di notte, temendo che nella località preventivata vi potessero essere dei controlli; il piano prevedeva l’arrivo a ridosso della riva sabbiosa, con il successivo sbarco e la fuga sulla terraferma». Intorno alle 4 di domenica "sull'utenza di emergenza 112 giunge una richiesta di soccorso telefonico da un numero internazionale che veniva geolocalizzato dall’operatore della Centrale operativa del Comando provinciale dei Carabinieri di Crotone e comunicato, con le coordinate geografiche, alla Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Crotone. È questo il momento preciso in cui, per la prima volta, si concretizza l’esigenza di soccorso per le autorità italiane. Da Frontex no segnalazioni pericolo».

«Appresa la notizia del naufragio, mi sono immediatamente recato a Cutro per testimoniare, a nome del Governo, il cordoglio per le vittime e la vicinanza ai superstiti, nonché alle Amministrazioni locali. Anche in questa sede desidero rivolgere una parola di profonda gratitudine alla Calabria che, da sempre, accoglie con solidarietà e generosità i tanti migranti che sbarcano sulle sue coste e che affronta questa tragedia con compostezza e dignità non comuni».

Piantedosi torna sull'inchiesta: «Appresa la notizia del naufragio, mi sono immediatamente recato a Cutro per testimoniare, a nome del Governo, il cordoglio per le vittime e la vicinanza ai superstiti, nonché alle Amministrazioni locali. Anche in questa sede desidero rivolgere una parola di profonda gratitudine alla Calabria che, da sempre, accoglie con solidarietà e generosità i tanti migranti che sbarcano sulle sue coste e che affronta questa tragedia con compostezza e dignità non comuni. L'esigenza di tutela della vita ha sempre la priorità, quale che sia l’iniziale natura dell’intervento operativo in mare. In altre parole, le attività di law enforcement, che fanno capo al Ministero dell’Interno, e quelle di soccorso in mare, che competono al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, esigono la cooperazione e la sinergia tutte le volte che i contesti operativi concreti lo richiedono, e in primis quando si tratta di salvaguardare l'incolumità delle persone in mare».

«Per la doverosa ricostruzione dei fatti, che in quella sede deve avvenire, sulla vicenda sta indagando la Procura della Repubblica di Crotone. Attenderemo, pertanto, con fiducia e rispetto l’esito degli accertamenti giudiziari».

Provanzano (Pd), Governo deve essere indagato per strage colposa

«Ci aspettavamo delle scuse, ma è troppo tardi. Tutto quello che non doveva dire lo ha già detto. Il Cdm a Cutro arriva dopo il gesto riparatore del presidente Mattarella». Lo ha detto il deputato del Pd, Peppe Provanzano, prendendo la parola in Aula alla Camera dopo l’intervento del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sul naufragio di Crotone. «Lo Stato allo Steccato di Cutro si è voltato dall’altra parte. C'è una inversione logica e morale nella sua ricostruzione. Ha detto che la disperazione 'non giustifica i viaggi che mettono a repentaglio la vita dei figlì. Quelle frasi hanno suscitato l’indignazione dei giusti e hanno macchiato di infamia l’istituzione che lei rappresenta. Ma l’Italia non vi somiglia, l’Italia sono quelle famiglie che hanno aperto le capelle di famiglia per accogliere quei corpi. L’Italia è il pescatore di Crotone che non si da pace per non aver potuto salvare quelle persone», aggiunge Provenzano che, in quanto alle dinamiche della tragedia, sottolinea: «Il rilevatore termico non lasciava dubbi: la barca era sovraffollata e le condizioni meteo la mettevano a rischio di naufragio. Se non ce la facevano le barche della guardia di Finanza come poteva farcela una barca di legno? Non ha spiegato quale era la catena di comando e ha scaricato la responsabilità su Guardia di Finanza e Capitaneria di Porto. La priorità assoluta alle operazioni di polizia su quelle di soccorso non è frutto di circostanze sciagurate, è l’intera vostra politica». Infine, Provenzano ha detto: «Alla fine quelle vite si potevano salvare, lo ha detto il comandante della Guardia Costiera di Crotone. Il governo deve essere indagato per strage colposa come disse anche Meloni il 14 aprile del 2015, dopo il naufragio a largo di Lampedusa. Ma allora il naufragio avvenne a 200 miglia dalla costa, questo a 200 metri».

Baldino (M5s), Salvini non scappi come coniglio e si dimetta

«Kr sta per Crotone, 46 è il numero del ritrovamento. Identifica un corpo senza vita. Quello di un bambino di nemmeno un anno. Oggi le vittime sono 72. Quello che mi attanaglia è il pensiero che quelle persone potevano essere salvate, un pensiero che si è fatto largo in tutti noi. La risposta balbuziente di questo governo è stata quella di trincerarsi in ricostruzioni autoassolutorie». Lo dice Vittoria Baldino, deputata del M5s, intervenendo durante l’informativa del ministro Matteo Piantedosi. «Il M5s crede che il governo sta facendo di tutto per nascondere responsabilità che ogni giorno si materializzano in tutta la loro gravità», aggiunge Baldino. «Lo dobbiamo alle vittime, lo dobbiamo alle donne e agli uomini della guardia di finanza e della guardia costiera e lo dobbiamo ai cittadini di Crotone, molti dei quali non hanno esitato a gettarsi in acqua per salvare delle vite. Quella imbarcazione era sovraccarica. Chi ha deciso che quella non dovesse essere una operaizione Sar ma una operazione di polizia? Dov'è Matteo Salvini e perchè continua a scappare dal Parlamento come un coniglio e non si assume le sue responsabilità?». E sulla premier: «Non serve fare un Cdm a Cutro. Serve senso delle istituzioni, serve quel senso morale che Giorgia Meloni madre, donna e cristiana semplicemente non ha».

Cattaneo (Fi), stop strumentalizzazioni. Serve Ue più forte

«Noi avremmo voluto che questa discussione avesse un tono e un registro differente e invece va in scena da parte delle opposizioni una strumentalizzazione politica. Lei, ministro, ha la fiducia del nostro gruppo parlamentare, ha chiarito i termini della questione». Così il capogruppo di Forza Italia, Alessandro Cattaneo, intervenendo dopo l’informativa di Matteo Piantedosi sul naufragio di Cutro. «Vorremmo lavorare insieme per poter immaginare che questa sia l’ultima tragedia. Vorrei dare un plauso al popolo di Calabria, a sindaci e funzionari. Lasciatemi ringraziare anche il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto», ha aggiunto. «Per FI dovremmo dare forza e sostanza all’appello del presidente della Repubblica, Forza Italia chiede un protagonismo dell’Europa», ha sottolineato Cattaneo. «La ricetta è dare una delega politica più forte all’Europa, serve una politica e difesa comune. Serve una politica estera più da protagonisti in Europa. Serve un vero piano Marshall per l’Africa».

Rosato (Azione-Iv), catena comando ha funzionato? Basta guerra a Ue

«La catena di comando ha funzionato? Potevamo e dovevamo fare di piu? Le operazioni di polizia sono importanti, ma solo dopo il salvataggio delle persone. Le responsabilità di quanto accaduto le determinerà la magistratura, ma da questo governo ci aspettiamo altro: basta guerra in Europa e all’Europa per agitare bandiere identiarie». Lo dice il capogruppo di Azione-Iv alla Camera, Ettore Rosato, intervenendo alla Camera dopo l’informativa urgente del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sul naufragio al largo delle coste della Calabria. «Siete al governo, lavorate per fare il vostro dovere che è quello di dare risposte e su questo state facendo male - ha continuato Rosato - state agitando solo bandiere elettorali e non dando risposte politiche. Ministro non si lasci trascinare nell’astratta burocratizzazione e trovi anche nel linguaggio il rispetto dovuto ad ogni persona umana», ha aggiunto Rosato ricordando che ai tempi dei decreti Salvini il capo del governo era Giuseppe Conte. «Avete buttato via per una sceneggiata un accordo firmato dal governo Draghi che prevedeva un meccanismo di solidarietà tra gli stati membri di primo ingresso», ha proseguito Rosato. Ora «serve lavorare sui corridoi umanitari - ha concluso -l'immigrazione serve all’Italia, oggi e domani. Nel prossimo dl che avete annunciato a Cutro mettete anche norme per dare la cittadinanza a chi nasce e cresce in questo Paese».

Magi (+Europa), Guardia Costiera aveva avvertito del pericolo

«Abbiamo dovuto aspettare 10 giorni per questa informativa urgente, ma oggi è emerso che il governo non ha presente quali sono le scelte politiche che in determinate situazioni svalutano le operazioni di soccorso e di salvataggio». Così Riccardo Magi, segretario di +Europa, durante il suo intervento alla Camera durante il dibattito seguito all’informativa del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sul naufragio di migranti sulle coste della Calabria. «Lei ha fatto finta di non sapere quello che la Guardia Costiera ci ha ricordato anche in Parlamento - ha proseguito Magi rivolgendosi a Pinatedosi - ossia che ogni nave di migranti di per sè rappresenta un pericolo di vita per le condizioni di sovraffollamento e perchè non dotata di sistemi di sicurezza».
«Il presidente Mattarella ha chiesto risposte concrete - ha concluso Magi - una di queste risposte è la richiesta all’Europa di missione di salvataggio europea che ci veda in prima fila per la nostra posizione geografica».

Schlein, da Piantedosi nuova occasione sprecata

«Anche oggi una occasione sprecata per rispondere ad alcune domande molto precise: chi ha deciso intervenisse la Guardia di Finanza e non la Guardia Costiera? Non si capisce perchè, secondo la ricostruzione del ministro Piantedosi, per due occasioni i mezzi della Guardia di Finanza sono usciti per cercare questa barca e sono tornati indietro per le condizioni avverse del mare. Non si capisce perchè la barca avrebbe dovuto reggere condizioni che mezzi della Guardia di Finanza non erano in grado di reggere». Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, conversando con i giornalisti in Transatlantico, a proposito dell’informativa del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, sul naufragio di Crotone.

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