Maltempo a Lugo, lo sfogo di un libraio: “44 anni di storia affogati in meno di un'ora”

«La nostra libreria è stata aperta nel '79, in pratica 44 anni di storia affogati in meno di un’ora». A Lugo oggi c'è il sole e Massimo Berdondini parla davanti a un enorme cumulo di libri, volumi strappati agli scaffali dall’acqua. Intorno al cumulo ci sono poi piccole pile di libri messi ad asciugare.
Lugo di Romagna è uno dei Comuni del Ravennate tra i più colpiti dall’alluvione. Al lavoro da giorni per liberare strade, case e negozi invasi dal fango anche molti giovani volontari a disposizione dell’Amministrazione cittadina. In azione, a ciclo continuo, anche le idrovore dei gruppi di Protezione Civile.
Berdondini gestisce con Marinella Fabbri la libreria «Alfa Beta», devastata dall’alluvione. «Ci siamo svegliati alle 2.30 il maledetto giorno in cui è arrivata l’acqua - racconta -. Ci ha svegliato la sirena, siamo scesi in strada, l’acqua non c'era ancora. Poi in 10 minuti ce la siamo trovata al ginocchio, poi sempre peggio. Il livello dell’acqua ha raggiunto il metro e mezzo, allagando tutta la libreria. I volumi sono stati travolti dal fango, molti trascinati via, tutti quelli che erano sulle prime quattro mensole sono finiti in acqua».
La sezione dei bambini è quella che ha avuto i danni peggiori. «Nel reparto per i più piccoli è andato quasi tutto perso, noi mettiamo i libri all’altezza dei bambini perché possano sfogliarli e ovviamente si sono rovinati tutti». Non è andata meglio nella parte cartoleria. «Diari, quaderni, si è rovinato tutto», dice con amarezza Marinella Fabbri.
Ma i librai sono pronti a ricominciare. «Stamattina abbiamo messo su un mercatino per rivendere i libri che non possiamo rimettere sugli scaffali. Lo abbiamo chiamato 'Il mercatino del libro che fu - Come l’acqua', ispirandoci al titolo di David Foster Wallace - spiega Berdondini -, ci aspettiamo la solidarietà dei cittadini che si è già espressa tramite i volontari, moltissimi ragazzi che sono venuti ad aiutarci provando a salvare più testi possibile. I libri sono malandati come lo siamo anche noi, ma speriamo di dare nuova vita ai libri e alla nostra attività».