Il sindaco di Rocca di Neto (Crotone), Alfonso Dattilo, esprime il proprio orgoglio per la partecipazione di un concittadino illustre, Giuseppe Quero, all'equipe medica che ha operato Papa Francesco. Quero, dirigente medico dell'unità operativa di chirurgia digestiva della Fondazione Policlinico Universitario "Agostino Gemelli", rappresenta una figura di grande competenza nel campo medico.
Quero vanta un impressionante curriculum accademico, essendo in possesso di un dottorato di ricerca in ricerca clinica cellulare e molecolare, con un focus specifico sull'endoscopia digestiva, conseguito all''Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Le sue competenze sono state affinate anche attraverso esperienze lavorative di prestigio, tra cui quelle presso l'IRCAD-IHU di Strasburgo e il Johns Hopkins Hospital di Baltimora.
Intanto, prosegue positivamente il decorso post-operatorio di papa Francesco al Policlinico Gemelli, dopo l’intervento all’intestino cui è stato sottoposto ieri pomeriggio dall’equipe guidata da Sergio Alfieri, durato tre ore in anestesia generale, ma «senza complicazioni». La notte è trascorsa bene, tranquilla, per il Pontefice, che è riuscito «a riposare in modo prolungato». E oggi lo staff medico che lo segue ha fatto sapere che Francesco «è in buone condizioni generali, vigile e in respiro spontaneo». Insomma, una situazione tranquillizzante per l'86enne Pontefice argentino, già operato due anni fa al colon sempre al Gemelli e sempre dal professor Alfieri, e che da allora ripeteva che non si sarebbe più voluto sottoporre a un’anestesia totale. Il che è invece avvenuto, senza particolari difficoltà e con un esito brillante.
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