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Editrice americana morta tragicamente in barca ad Amalfi: indagato lo skipper positivo alla cocaina

Il divertimento e la spensieratezza di una festa di matrimonio. Poi, il terrore e l’incredulità.

Deve rispondere di omicidio colposo e naufragio lo skipper di Massa Lubrense al timone del gozzo di nove metri che giovedì scorso ha impattato lo scafo del veliero Tortuga nelle acque di Amalfi, provocando la morte della turista americana Adrienne Vaughan.

Elio Persico, 30 anni, dipendente di una società di noleggio barche di Nerano, si trova ancora all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno per le ferite riportate in seguito allo scontro. Gli esami tossicologici hanno evidenziato la presenza di alcol e cocaina nel sangue. Ma le quantità non eccessive rilevate hanno richiesto la ripetizione dei test per comprendere quanto tempo prima dell’incidente avesse assunto le sostanze.

Il divertimento e la spensieratezza di una festa di matrimonio. Poi, il terrore e l’incredulità. Tutto ripreso in due video amatoriali girati dai passeggeri del "Tortuga", il veliero utilizzato per eventi esclusivi che è rimasto coinvolto nel drammatico incidente avvenuto nello specchio d’acqua davanti al Fiordo di Furore, in Costiera Amalfitana.

A perdere la vita una 45enne statunitense e presidente del Bloomsbury Usa, sussidiaria americana della Bloomsbury Publishing, la casa editrice britannica che ha editato i romanzi di Harry Potter.

La donna era su un gozzo che ha impattato violentemente contro il veliero: con lei, il marito Mike, rimasto lievemente ferito, la figlia di 12 anni e il figlio di 8 anni, illesi. Il conducente della barca, un 30enne campano, è risultato positivo ai test tossicologici: si sarebbe messo alla guida dell’imbarcazione - presa a noleggio dalla famiglia statunitense presso una società di Massa Lubrense - sotto effetto di cocaina.

Dalle immagini registrate dai passeggeri del «Tortuga» - finite in rete e diventate virali - è possibile ripercorrere gli istanti immediatamente successivi alla tragedia: la musica a bordo del veliero viene abbassata improvvisamente, i balli e le risate s'interrompono e lo sconforto prende il sopravvento.

«Oh my God», grida più di un passeggero, affacciandosi sul lato sinistro della barca e scorgendo il gozzo distrutto nell’impatto. Un disastro che ha funestato il matrimonio di una coppia straniera che aveva scelto di festeggiare a bordo del «Tortuga" e che, soprattutto, ha trasformato in tragedia le vacanze in Italia della famiglia statunitense.

Dopo aver visitato Roma, i quattro americani avevano deciso di soggiornare in Costa d’Amalfi. E ieri pomeriggio avevano deciso di fare un’escursione in mare. La dinamica dell’incidente non è stata ancora resa nota, ma sembra che il gozzo procedesse a forte velocità quando c'è stato lo schianto.

La Procura di Salerno sta ricostruendo la vicenda, delegando le indagini ai militari della Capitaneria di Porto, che hanno già sentito diversi testimoni e acquisito i video. Quello che si può dire fin d’ora è che l'impatto tra il gozzo su cui viaggiavano con il Tortuga, un veliero di 45 metri sul quale vi erano circa 80 passeggeri stranieri, è stato violentissimo. Tony Gallo, comandante del Tortuga, racconta a Fanpage.it: «A circa 500 metri al largo della costa, una imbarcazione proveniente nel senso opposto inverte repentinamente la rotta ad una velocità tra i 20 e i 25 nodi, tagliandoci letteralmente la strada e quindi andando a impattare sotto la nostra prua. Al momento dell’impatto la mia imbarcazione aveva i motori fermi. L'altra, come si vede anche dai video consegnati alla magistratura, aveva ancora l’elica ingranata, anche dopo l'impatto».

La Vaughan, che da circa due anni era diventata presidente della Bloomsbury Publishing, una manager molto nota nel mondo dell’editoria, è finita in acqua nei pressi delle eliche, riportando lesioni profonde e gravi. E’ stata prima soccorsa da due medici che si trovavano a bordo del veliero e poi portata ad Amalfi con un motoscafo di passaggio, ma non ce l’ha fatta. Il marito Mike ha avuto una contusione alla spalla e qualche ferita per la quale è stato medicato, insieme ai due figli (rimasti illesi) presso l’ospedale di Ravello. Il conducente del gozzo, invece, ha riportato un’infrazione al bacino e la frattura di alcune costole.

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