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Giorgia Meloni incontra don Patriciello a Caivano, la visita nei luoghi dello stupro: qui si è consumato il fallimento dello Stato

«Io penso che uno Stato serio ed una politica coraggiosa devono mettere la faccia sulle cose difficili da risolvere assumendosene la piena responsabilità. Non siamo qui solo per la pur doverosa condanna e solidarietà, siamo venuti a qui a dire che ci mettiamo la faccia». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nel corso di un punto stampa a Caivano.

«Se siamo qui oggi a condannare un episodio barbaro - ha aggiunto - come quello che condanniamo vuol dire che qui si è consumato uno fallimento da parte dello Stato, nonostante gli sforzi che sono stati fatti. Lo Stato giusto ha prima di tutto il dovere di difendere i più deboli e i minori sono i principali fra questi soggetti. Il numero delle persone coinvolte nel duplice stupro alimenta il terrore che episodi del genere siano di più di quelli che emergono».

«Questo territorio sarà radicalmente bonificato. Presto vedrete i frutti» di questa azione, ha aggiunto la premier. «Partendo da questo territorio che oggi è conosciuto per le sue problematiche - ha aggiunto - l’obiettivo è che domani sia un modello: da problema a esempio. E questo è l’obiettivo del governo con la collaborazione di tutte le istituzioni. Le direttrici della nostra azione si basano sulla fermezza dello Stato contro la criminalità, la droga».

«Il centro Delphinia è un grande centro sportivo, 25mila metri quadri di struttura, una struttura da anni abbandonata e che oggi è una discarica a cielo aperto ed è uno dei luoghi in cui il degrado favorisce la criminalità. Il nostro obiettivo - assicura la Meloni - è riaprire il centro entro la prossima primavera».

Giorgia Meloni aveva fatto il suo ingresso alla parrocchia di San Paolo Apostolo, situata al Parco verde di Caivano, dopo i casi di violenza sessuale nei confronti di due cugine di 10 e 12 anni. La visita ha avuto inizio con un incontro privato nella chiesa, dove la premier è stata accolta da don Maurizio Patriciello, monsignore Angelo Spinillo, e dal prefetto di Napoli, Claudio Palomba. All'arrivo, un caloroso applauso e il coro entusiasta di «Giorgia, Giorgia» ha accolto la premier.

Don Patriciello: il centro sportivo riaprirà nel 2024

«Entro la primavera del 2024 il centro sportivo di Caivano», devastato dall’incuria e dai vandali, teatro delle violenze di gruppo ai danni delle due cuginette, «tornerà ad essere un centro sportivo». Lo ha detto don Maurizio Patriciello, riferendo ai giornalisti quanto a lui riferito dalla premier Giorgia Meloni nell’incontro appena conclusosi. «Mancano pochi mesi alla primavera del 2024, ma credo che manterrà la sua parola», ha aggiunto. «Meglio di così non poteva andare. Noi abbiamo un desiderio grande di applaudire ma se le promesse, come accaduto altre volte, non verranno mantenute sapremo anche fischiare».

Riunione sul tema della sicurezza

Nell'istituto superiore Morano, la presidente ha presieduto la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. La riunione è stata convocata in seguito a tragici eventi recenti nella zona. Al tavolo, insieme alla Meloni, vi erano rappresentanti di spicco delle istituzioni, tra cui il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi e il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.

Dichiarazione di Imma Vietri

«La presenza di Giorgia Meloni a Caivano rappresenta un simbolo forte della presenza attiva dello Stato in una regione della Campania che è stata trascurata per troppo tempo», ha dichiarato Imma Vietri, deputata di Fratelli d’Italia. La politica ha lodato l'impegno della presidentessa e ha sottolineato l'importanza del ritorno alla legalità nella regione.

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