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“Non volevo ucciderlo, ma solo difendermi”: la confessione-choc del 16enne accusato di aver ammazzato il musicista Cutolo

«Veniva davanti a me con fare minaccioso e ho fatto fuoco». La pistola? «Era del gruppo e me l’ha passata un mio amico maggiorenne. Non volevo ucciderlo, ma solo difendermi». È una parte della confessione al gip dei Minori resa dal 16enne accusato di aver ucciso il musicista 24enne Giovanbattista Cutolo, giovedì a Napoli, con un colpo di pistola che lo ha raggiunto al petto, al culmine di una lite fra due gruppi di giovani.
Oggi la convalida del fermo disposto dal pm Francesco Regine, che ha chiesto per lui il collocamento in carcere. Assistito dall’avvocato Davide Piccirillo il ragazzo dei Quartieri Spagnoli ha confermato la versione resa in questura a Napoli dopo l’arresto avvenuto poche ore dopo la sparatoria davanti a un pub. Futili i motivi: uno scooter parcheggiato in malo modo in piazza Municipio. Entro oggi il giudice deciderà sulla misura da adottare.

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