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Infermiera uccisa, fermato l'ex compagno. Il pm: “C'è stata premeditazione”

Omicidio aggravato dalla premeditazione: questa l’accusa nei confronti del 45enne marocchino arrestato in relazione alla morte di Rossella Nappini, la 52enne infermiera uccisa ieri alle 17 nell’androne di un palazzo in zona Trionfale, a Roma. Secondo quanto si apprende, l’uomo si sarebbe presentato in via Giuseppe Allievo armato di coltello e già con l’idea di colpire la donna. Per questo i pm della Capitale hanno deciso di contestare l’aggravante. Il 45enne e l’infermiera avevano avuto una relazione di tipo sentimentale, che poi la donna aveva interrotto. Questo avrebbe fatto scattare l’ira dell’uomo che non si era mai arreso all’idea di essere stato lasciato. Il 45enne è stato fermato dai poliziotti della Squadra Mobile nella tarda serata di ieri al termine di oltre 10 ore di lavoro sul campo.

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