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Strage di Ustica, Giuliano Amato: "Non ho ritrattato niente, né ho detto a Macron di chiedere scusa"

«Dopo aver letto tutto quello che è stato scritto, non ho ritrattato niente». Lo dice Giuliano Amato intervenendo alla Stampa estera sulle sue dichiarazioni dei giorni scorsi sulla strage di Ustica. «Non ho mai detto che stavo dando la verità» sulla tragedia, aggiunge. «Ho detto che portavo avanti una delle ipotesi, specificando che io non avevo alcuna verità da offrire, e che il mio scopo era quello di provocare un avvicinamento alla verità».

Ed ha aggiunto: «Non ho detto a Macron di chiedere scusa, ma che sono scemo? Ho chiesto di occuparsi della cosa». «La ricerca di verità da parte delle associazioni delle vittime - ha proseguito Amato - comincia a diventare irrealizzabile perché si muore: Purgatori se ne è appena andato, era una voce importantissima, altre che hanno vissuto la vicenda se ne possono andare, visto tutti gli anni passati. Chi ha guidato un aereo potrebbe dire 'ero io alla cloche di un aereo che quella notte era tra gli altri a ronzare attorno al Dc9'».

Il ruolo della Nato sulla strage di Ustica «non è completamente chiaro». «La Nato ai fini del chiarimento di ciò che accadde, per quanto io ne sappia, ha in parte collaborato e in parte no. Ha collaborando non negando le carte che dimostravano che quella sera erano in volo in quella zona aerei americani, belgi, francesi, inglesi, ma asserendo che non era un’esercitazione Nato, sembrava, ma non era stata organizzata dalla Nato», ha spiegato.

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