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Inchiesta Visibilia, nuovi guai per la Santanchè: altri dipendenti al lavoro quando erano in cassa integrazione. Il compagno sapeva tutto

Con il deposito di nuovi atti dei pm di Milano, sono emersi elementi che aggravano sul fronte penale sia la posizione dei vecchi amministratori, tra cui la ministra Daniela Santanchè che ha fondato il gruppo, che quella dei nuovi che hanno affiancato nell’ultimo anno Luca Giuseppe Reale Ruffino, morto suicida il 5 agosto

Con il deposito di nuovi atti dei pm di Milano, nella causa civile intentata da un gruppo di soci di minoranza contro Visibilia Editore, sono emersi elementi che aggravano sul fronte penale sia la posizione dei vecchi amministratori, tra cui la ministra Daniela Santanchè che ha fondato il gruppo, che quella dei nuovi che hanno affiancato nell’ultimo anno Luca Giuseppe Reale Ruffino, morto suicida il 5 agosto.

Da un documento firmato dall’aggiunto Laura Pedio e dal pm Maria Gravina, da un’annotazione della Gdf e dagli accertamenti dell’Inps, risulta che, oltre ad un caso già noto, un altro dipendente lavorava «su incarico della società», malgrado Visibilia avesse chiesto e ottenuto per lui la cassa integrazione Covid «a zero ore». Il faro degli inquirenti, poi, come si legge negli atti, è puntato su altri sette dipendenti (sei dei quali di Visibilia Concessionaria) che hanno usufruito della Cig. Nel fascicolo con l’ipotesi di truffa ai danni dello Stato - uno dei tanti aperti nell’affaire Visibilia - i pm stanno verificando quale cassa sia stata applicata, tra il 2020 e il 2022, e se anche gli altri sette o più fossero al lavoro quando la società incassava «l'ammortizzatore sociale».

«L'azienda - ha messo a verbale Federica Bottiglione, il cui caso era venuto a galla - non aveva comunicato nulla ai singoli dipendenti e io stessa ne ho avuto contezza quando ho ricevuto le prime buste paga relative al primo semestre 2020, il 31 luglio 2020, nonostante abbia continuato a svolgere la normala attività lavorativa». E ha aggiunto: «C'era incertezza sui dipendenti coinvolti dalla misura e sulla decorrenza del termine». Bottiglione, scrivono i pm, ha allegato trascrizioni di «conversazioni» con Francesco Maggioni, altro dipendente, Paolo Giuseppe Concordia, responsabile tesoreria del gruppo Visibilia, e Dimitri Kunz d’Asburgo, compagno della parlamentare di Fdi, «dalle quali emerge» che anche Maggioni aveva «percepito la Cassa integrazione a zero ore», malgrado lavorasse. Dai messaggi, scrivono i pm, «traspare la consapevolezza, da parte dei responsabili di Visibilia Editore, delle irregolarità della condotta societaria». Il 6 settembre, poi, l’Ufficio di vigilanza ispettiva dell’Inps ha comunicato che «non risultano regolarizzazioni" sulla Cig. Allo stesso tempo, una nuova relazione del consulente dei pm, il professore Nicola Pecchiari, ricostruisce come pure nell’ultimo bilancio di Visibilia Editore, quello del 2022, siano rappresentate «gravi irregolarità» nella gestione da parte dei nuovi amministratori. Si potrebbe allargare, dunque, l'elenco degli indagati per falso in bilancio, tra cui figurano Santanchè (non ha più quote o incarichi dal 2022 ed è indagata anche per bancarotta) e altri cinque, tra cui Dimitri Kunz. I pm mettono in luce, poi, che Visibilia Editore solo il 30 agosto, dopo un intervento Consob, ha indicato «l'avvenuto cambiamento sostanziale del capitale sociale», pur sapendo che era mutato almeno dal 4 agosto, dal giorno prima della morte di Ruffino, che con la sua Sif aveva superato il 73%. Tra i tanti punti toccati anche il fatto che Santanchè si sia accollata «debiti» nei rapporti tra società della galassia Visibilia, ma che non le siano «state richieste da parte del Gruppo garanzie reali né tantomeno fideiussorie». E se i soci di minoranza hanno chiesto al Tribunale civile l’ispezione sulla società e il commissariamento, la Procura vuole anche "l'estensione dell’azione di responsabilità» a carico degli attuali amministratori. Dopo l’udienza fissata per giovedì la parola passerà al giudice. Intanto, su uno dei fronti fallimentari, ossia il caso Ki Group, società in cui la senatrice aveva in passato una partecipazione, un esperto nominato dalla Camera di Commercio ha indicato al giudice che la strada migliore per tutelare i creditori resta il concordato semplificato, anche se Bioera, che si è accollata debiti di Ki, è in difficoltà economiche. Infine, tra i misteri, come il suicidio di Ruffino, su cui si indaga c'è anche la vicenda dell’avvocato Danilo Guagliani, indagato per falso e sostituzione di persona, per aver cercato di acquisire la carta che dimostrava che Santanchè era indagata. Sarà interrogato a breve e si ragiona su varie ipotesi: dal tentativo di ricatto alla possibilità che volesse provare a vendere quel documento.

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