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Migranti, Meloni: "Priorità stop alle partenze". I 10 punti del piano dell'Europa

«Continuo a dire che di fronte ai flussi non risolveremo mai il problema parlando di redistribuzione. L’unico modo di affrontare seriamente il problema è fermare le partenze illegali. Questo è quello che ci chiedono i cittadini ma anche i rifugiati». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni parlando da Lampedusa. «Come avete visto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha immediatamente accettato l’invito a venire qui per rendersi conto della situazione a Lampedusa. Non lo considero tanto un gesto di solidarietà verso l’Italia ma un gesto di responsabilità dell’Europa verso se stessa perché i confini dell’Italia sono i confini dell’Europa» ha proseguito la Meloni. «Qui è in gioco il futuro che l'Europa vuole darsi: il futuro dipende dalla capacità che Europa ha di affrontare le grandi sfide epocali, e quella delle migrazioni illegali è una di queste. Von der Leyen lo sa bene, l'ho sempre trovata collaborativa e questo è molto importante. Credo anche, e ne parleremo in settimana, che un maggiore coinvolgimento delle Nazioni Unite sia assolutamente necessario. Ho sempre ritenuto che i percorsi di gestione dei migranti che arrivano dovessero essere diversi tra gli uomini soli in età lavoro e mamme e under 14. È anche oggetto dei provvedimenti che prenderemo domani in Consiglio dei ministri, l’ipotesi dell’estensione del trattenimento per rimpatrio riguarda i meno fragili, il tema di donne e minori di 14 anni va trattato a parte».

Supporto di Frontex e delle altre strutture europee per i rimpatri, per i pattugliamenti e la lotta ai trafficanti, rafforzamento della sorveglianza in mare e riflessione sull'ipotesi di nuove missioni, creazione di corridoi umanitari per creare alternative reali agli arrivi illegali. Sono alcune delle principali iniziative previste dal piano d’azione Ue in dieci punti presentato oggi dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen in occasione della sua visita a Lampedusa.

Ecco in dettaglio cosa prevede il piano Ue:

* 1) Supporto concreto all’Italia attraverso Frontex, l'agenzia per l’asilo e altri soggetti, per affrontare la crisi accogliendo e registrando e identificando i migranti in arrivo sull'isola.
* 2) Intensificazione degli sforzi dell’Ue per il trasferimento dei migranti da Lampedusa verso altre destinazioni, sollecitando i Paesi membri ad attivare il meccanismo volontario di solidarietà per accoglierli.
* 3) Supporto delle strutture di Frontex per i rimpatri e intensificazione, a questo scopo, dei rapporti con i Paesi di origine.
* 4) Aumento delle azioni per la lotta contro i trafficanti anche attraverso un rafforzamento della normativa e una maggiore collaborazione con i Paesi di origine e transito.
* 5) Intensificazione della sorveglianza aerea e navale attraverso Frontex ma anche valutando la possibilità, come chiesto dall’Italia, di nuove missioni navali tipo Sophia.
* 6) Azioni concrete contro la logistica dei trafficanti, ovvero garantire che le imbarcazioni utilizzate per il traffico di esseri umani vengano sequestrate e distrutte.
* 7) Il personale dell’Agenzia Ue per l’asilo si affiancherà e aiuterà le autorità italiane al fine di accelerare l’esame delle domande presentate dai migranti respingendo quelle prive di fondamento e rispedendo nei Paesi di origine coloro che le hanno presentate.
* 8) Offrire alternative valide alle rotte illegali attraverso il rafforzamento dei corridoi umanitari, «la misura più efficace - ha sottolineato von der Leyen - per contrastare le bugie dei trafficanti e spezzare il circolo vizioso» venutosi a creare.
* 9) Rafforzare la collaborazione con le agenzie Onu (Unhcr e Oim) per garantire sempre la protezione dei migranti anche durante i ritorni assistiti.
* 10) Arrivare al più presto con la Tunisia, nell’ambito dell’attuazione del memorandum d’intesa sottoscritto lo scorso luglio, alla definizione di nuovi progetti per la lotta ai traffici illegali di migranti e arrivare così allo sblocco dei fondi messi a disposizione dall’Ue.

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