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Piantedosi: "Sui migranti colmato deficit che durava da anni"

«Nel loro insieme le misure intraprese dal Governo in materia migratoria stanno colmando un deficit di pianificazione che si è protratto negli anni e stanno permettendo di adeguare rapidamente il sistema di accoglienza alle esigenze della eccezionale pressione migratoria». Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nel corso del Question Time al Senato. "Adeguato sistema di accoglienza".

Il ministro ha aggiunto che l'Esecutivo ha «completamente riorganizzato la gestione dell’hotspot di Lampedusa e di altri hotspot in Sicilia e Calabria per assicurare la continuità e la rapidità dei massicci trasferimenti dei migranti giunti via mare alleggerendo la pressione soprattutto su Lampedusa ove , per garantire i migliori servizi di accoglienza, la gestione dell’hotspot è stata affidata alla Croce Rossa Italiana».

«Contemporaneamente, in pochi mesi - ha detto - abbiamo aumentato del 10 per cento i posti in accoglienza ed implementato la rete degli hotspot in Sicilia e in Calabria con oltre 3.000 nuovi posti, così da attenuare l’impatto dei massicci afflussi sul restante territorio nazionale. Attualmente il sistema di accoglienza nazionale ospita oltre 136.000 persone, di cui circa 35.000 nella rete SAI, oltre 95.000 nei Cas per adulti, quasi 1.400 nei Cas per minori e circa 4.800 nei Centri di prima accoglienza». Il ministro ha affermato che "oltre a ciò, è stato dato nuovo impulso ai corridoi umanitari, oltre 1000 rifugiati accolti, più di qualsiasi altro anno in precedenza, e all’immigrazione legale dei lavoratori stranieri attraverso l’ampliamento delle quote di ingresso, portandole a oltre 136.000 per l’anno in corso. Abbiamo anche introdotto una programmazione triennale delle quote per meglio corrispondere alle esigenze del mercato del lavoro e favorire iniziative di collaborazione a più lungo termine con i Paesi di origine dei flussi, arrivando ad un totale di 452.000 unità. Anche questo non fatto negli anni precedenti».

Il ministro ha aggiunto che l'Esecutivo ha «completamente riorganizzato la gestione dell’hotspot di Lampedusa e di altri hotspot in Sicilia e Calabria per assicurare la continuità e la rapidità dei massicci trasferimenti dei migranti giunti via mare alleggerendo la pressione soprattutto su Lampedusa ove , per garantire i migliori servizi di accoglienza, la gestione dell’hotspot è stata affidata alla Croce Rossa Italiana». "Contemporaneamente, in pochi mesi - ha detto - abbiamo aumentato del 10 per cento i posti in accoglienza ed implementato la rete degli hotspot in Sicilia e in Calabria con oltre 3.000 nuovi posti, così da attenuare l’impatto dei massicci afflussi sul restante territorio nazionale. Attualmente il sistema di accoglienza nazionale ospita oltre 136.000 persone, di cui circa 35.000 nella rete SAI, oltre 95.000 nei Cas per adulti, quasi 1.400 nei Cas per minori e circa 4.800 nei Centri di prima accoglienza». Il ministro ha affermato che "oltre a ciò, è stato dato nuovo impulso ai corridoi umanitari, oltre 1000 rifugiati accolti, più di qualsiasi altro anno in precedenza, e all’immigrazione legale dei lavoratori stranieri attraverso l’ampliamento delle quote di ingresso, portandole a oltre 136.000 per l’anno in corso. Abbiamo anche introdotto una programmazione triennale delle quote per meglio corrispondere alle esigenze del mercato del lavoro e favorire iniziative di collaborazione a più lungo termine con i Paesi di origine dei flussi, arrivando ad un totale di 452.000 unità. Anche questo non fatto negli anni precedenti».

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