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Funerali di Napolitano: cerimonia laica alla Camera. L'omaggio commosso di istituzioni e cittadini

Si è tenuta stamani la cerimonia funebre per il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, in piazza Montecitorio dove è stato accolto il feretro: tappeto rosso e autorità militari.
Il feretro del presidente emerito è stato portato dal Senato (partenza prevista da palazzo Madama alle 11.15) alla Camera dei deputati e l’ingresso nel Palazzo è stato preceduto da uno staffiere in livrea che ha sorretto un cuscino di velluto nero sul quale è stato adagiato il gran cordone dell’Ordine al merito della Repubblica italiana e da un corazziere in tenuta di mezza gala con un cuscino di velluto nero con l’insegna distintiva del presidente emerito della Repubblica italiana.
Al feretro sono stati tributati gli onori militari e l’inno nazionale. La cerimonia funebre laica è iniziata poco dopo le 11.30. Le autorità, italiane e straniere, sono entrate a piedi dall’ingresso principale di Montecitorio o con le auto da quello laterale.
Il primo ad arrivare alla Camera è stato, alle 10, l’ex presidente del Senato, Pietro Grasso, aiutandosi con le stampelle. In piazza del Parlamento sono stati allestiti dei maxi schermi per consentire ai cittadini di seguire la cerimonia.
Pronti sulla piazza, lungo il tappeto rosso, i rappresentanti delle forze dell’ordine e dell’Esercito, polizia, carabinieri, guardia di finanza, Marina, vigili del fuoco e alpini. Presente la banda dell’Esercito che ha suonato l’inno nazionale al momento dell’arrivo del feretro. Ad accompagnarlo - preceduto da 6 corazzieri - all’interno del Palazzo sono stati la moglie del presidente emerito, Clio, e i figli Giulio e Giovanni. In piazza Montecitorio, per l’occasione blindata con molte strade della zona delimitate per ragioni di sicurezza, sono arrivate alcune decine di persone.
Al termine della cerimonia funebre laica, il feretro di Giorgio Napolitano è stato portato fuori dal palazzo di Montecitorio mentre suonava di nuovo l’inno nazionale. Due corazzieri hanno portato una grande corona di fiori della Presidenza della Repubblica camminando lentamente davanti alla bara avvolta nel Tricolore. Subito dietro la bara la moglie di Napolitano, Clio, la famiglia e le autorità italiane (il Capo dello Stato Sergio Mattarella, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la presidente della Corte Costituzionale Silvana Sciarra) e quelle straniere. Un applauso della piccola folla, che ha seguito la cerimonia sul maxi schermo in piazza, ha tributato l’ultimo saluto al presidente emerito. Qualcuno torna a urlare «Grazie presidente». La salma è stata portata al cimitero acattolico di Roma.

Xi invia messaggio di cordoglio a Mattarella

Il presidente cinese Xi Jinping ha inviato oggi un messaggio di cordoglio al capo dello Stato Sergio Mattarella per la scomparsa dell’ex presidente Giorgio Napolitano, esprimendo «profonde condoglianze e rivolgendo un sincero cordoglio alla sua famiglia». Sottolineando che Napolitano era un politico ampiamente rispettato in Italia, Xi - nel resoconto dell’agenzia Xinhua - ha affermato che l’ex presidente italiano è stato «a lungo impegnato nell’amicizia Cina-Italia e negli scambi e nella cooperazione più forti tra i due Paesi, dando un contributo positivo alla pace e allo sviluppo nel mondo». Il presidente cinese Xi Jinping ha sottolineato «di tenere in grande considerazione lo sviluppo delle relazioni Cina-Italia» e di essere «pronto a collaborare con il presidente Mattarella per promuovere uno sviluppo sano e stabile del partenariato strategico globale Cina-Italia in modo da avvantaggiare i due Paesi e i loro popoli».

Conclusa la cerimonia a Montecitorio: Mattarella e autorità lasciano l'Aula della Camera

Si è conclusa la cerimonia per le esequie laiche di Giorgio Napolitano nell’Aula di Montecitorio. I primi ad uscire sono stati i componenti della famiglia, trai quali la moglie Clio, il figlio Giulio e la nipote Sofia, gli altri familiari seguiti dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Subito dopo, sono usciti dall’emiciclo anche i Capi di Stato e di governo stranieri, i presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, la premier Giorgia Meloni e la presidente della Corte Costituzionale, Silvana Sciarra. Poi gli ospiti stranieri ai quali i parlamentari hanno tributato un applauso durante l’uscita. Emmanuel Macron e Francosise Hollande hanno seguito tutta la cerimonia senza fare uso delle cuffiette per la traduzione, che invece ha preferito usare Steinmeier. In tutto la cerimonia è durato poco più della prevista ora e venti. I parlamentari sono rimasti nell’emiciclo per permettere lo svolgimento del protocollo cerimoniale.

Giuliano Amato: ha esercitato tanti ruoli sempre autorevole

«Ha esercitato tanti ruoli e sempre ti colpiva la sua autorevolezza figlia della sua cultura, che traspariva dai suoi argomenti, dal suo periodare, dal suo lessico, una cultura che incessantemente arricchiva». Così Giuliano Amato ha ricordato Giorgio Napolitano in aula alla Camera. «Grande fu il suo tormento di fronte ai fatti di Budapest del '56 e di Praga nel '68 che portarono lui a dedicarsi alla difficile impresa di far prevalere nello stesso partito, il Pci, le altre ragioni comuni che pure c'erano. Ma occorreva un duro lavoro di radicamento nella democrazia in Europa e nell’Occidente e di questo fu protagonista, elogiando più volte la democrazia parlamentare».

Cardinale Ravasi: Benedetto gli confidò le dimissioni

Il rapporto tra papa Benedetto e Napolitano ero così stretto che «il papa confidò a lui che si sarebbe ritirato dal ministero petrino». Lo ha rivelato il card. Gianfranco Ravasi, durante la cerimonia per i funerali di Stato del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano nell’Aula della Camera. «I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento; coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempre». E’ la frase tratta dal libro biblico di Daniele (capitolo 12, versetto 3), che il card. Gianfranco Ravasi, ha dedicato al presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano durante la cerimonia dei funerali di Stato nell’Aula della Camera. Ravasi ha spiegato di voler porre un «fiore» ideale sulla tomba di Napolitano e che tale fiore è la frase tratta da Daniele.

Gentiloni: scelta europea è stata di libertà

«Il suo richiamo all’Europa non era retorica, ma il frutto di un cambiamento di rotta all’interno del suo partito, cambiamento per il quale Napolitano si era battuto. Il richiamo europeo era andato di pari passo col maturare della scelta atlantica, anche su questo Napolitano fu un precursore e un sostenitore coerente». Lo ha detto Paolo Gentiloni, commissario europeo per gli Affari economici e monetari, nell’orazione commemorativa del Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, durante i funerali di Stato in corso alla Camera. Per Napolitano «la scelta europea è stata una scelta di campo, di vita e di libertà». Inoltre, «a Bruxelles e a Strasburgo, ancora ricordano il suo impegno e la sua capacità di dialogo, dava l'esempio ai colleghi più giovani, era aperto a tutto e a tutti, tranne che all’approssimazione. Per lui la democrazia in Italia come in Europa era innanzitutto il Parlamento».

Gianni Letta: ci inchiniamo a Napolitano, amava l'Italia

«Quando scompare una personalità come Giorgio Napolitano, la perdita è di tutti, tocca e riguarda tutti coloro che hanno a cuore le istituzioni, e lo dimostra quest’Aula». Lo ha detto Gianni Letta, intervenendo al funerale del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano in Aula alla Camera. «Quando scompare una personalità come Napolitano la perdita è di tutti. E tutti ci inchiniamo reverenti per rendere omaggio alla memoria di un uomo che amava l’Italia e ci stringiamo alla sua famiglia», ha aggiunto l’ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri e presidente di Civita. «Di fronte ad un lutto che definirei repubblicano non ci sono divergenze - ha osservato Letta, vengono annullate «le distinzioni cultuali e politiche» tra le forze politiche. Il presidente Napolitano «amava la lotta politica, l’altissimo senso delle istituzioni ha sempre guidato la sua politica. Per Napolitano le istituzioni venivano prima delle appartenenze politiche», ha osservato Letta. Con la morte di Giorgio Napolitano «si chiude anche un capitolo tormentato e complesso di questa storia: dopo Berlusconi, Napolitano, a tre mesi uno dall’altro. Mi piace immaginare che incontrandosi lassù possano dirsi quello che non si dissero quaggiù e, placata ogni polemica, possano chiarirsi e ritrovarsi nella luce».

Finocchiaro: per lui Parlamento luogo del confronto

«Giorgio Napolitano è stato, sopra a tutto, parlamentare. I dirigenti politici consideravano più importante l’impegno politico piuttosto che quello parlamentare. Lui vi si è invece 'immerso', perché lo considerava il luogo per l'approfondimento e la riflessione sulle questioni, il confronto tra forze politiche, la ricerca della migliore tra le transazioni per la cura dell’interesse collettivo e perché credeva fermamente che nella qualità della rappresentanza risiede la forza e l’autorevolezza del Parlamento e delle istituzioni repubblicane. Garantire efficacia ed efficienza dell’agire delle istituzioni per garantire la democrazia e per corrispondere alle esigenze del Paese resterà un suo continuo monito, una sua ossessione. Ci tornerà nel discorso di insediamento del 2013: 'Non si può più, in nessun campo, sottrarsi al dovere della proposta, alla ricerca della soluzione praticabile, alla decisione netta e tempestiva per le riforme di cui hanno bisogno improrogabile per sopravvivere e progredire la democrazia e la società italiana'». L’ha ricordato Anna Finocchiaro, presidente della Fondazione Italiadecide, nell’intervento ai funerali laici dell’ex capo dello Stato, Giorgio Napolitano in corso a Montecitorio.

Sofia May Napolitano si commuove: ci insegnò a trattare chiunque con rispetto

«Ci ha insegnato a trattare chiunque con rispetto e cortesia a prescindere dalle convinzioni. Quando eravamo piccoli ci scriveva sempre, ci veniva a prendere a scuola. Ha sempre trovato il tempo, nonostante i suoi impegni, condivideva con noi libri e articoli, ma non era accondiscendente». Lo ha detto Sofia May Napolitano, nipote del Presidente emerito della Repubblica, nell’Aula della Camera. «Giorgio Napolitano era un leader e un politico e un uomo formidabile premuroso e pieno di attenzioni, era sempre presente per noi, ascoltava i nostri problemi in modo partecipe e e comprensivo nonostante fosse già occupato con i problemi del Paese». Lo ha detto tra le lacrime Sofia Napolitano durante la cerimonia in Aula alla Camera. In piedi con la voce incrinata dalla commozione Sofia, la nipote di Giorgio Napolitano, prende la parola in Aula a Montecitorio davanti ai parlamentari e alle istituzioni e legge il suo discorso in occasione della cerimonia per le esequie del nonno. Un ricordo personale, di vita vissuta insieme che traccia la figura di un nonno attento e presente. In particolare ricorda il legame di Giorgio Napolitano con la regina Elisabetta. Un lungo e composto applauso le viene tributato dai presenti.

Omaggio folla silenziosa davanti a maxischermo

Decine di persone in rigoroso silenzio davanti al maxischermo allestito in piazza Montecitorio assistono alla cerimonia funebre laica del presidente della Repubblica emerito Giorgio Napolitano. Molti sono anziani e hanno condiviso con Napolitano gran parte della storia d’Italia del dopoguerra. Non mancano comunque giovani e curiosi, soprattutto stranieri, che si trovano a condividere con gli italiani un momento importante della storia del nostro Paese. Sul maxischermo il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, illustra la storia politica di Napolitano, con la cui morte, dice Fontana, «scompare una figura di altissima levatura politica, un esempio straordinario di servitore dello Stato». Quando il presidente invita i presenti alla cerimonia di Montecitorio a osservare un minuto di silenzio per Giorgio Napolitano, anche nella piazza antistante il Parlamento non vola una mosca. Solo qualche 'cicalinò delle forze dell’ordine ogni tanto rompe il silenzio. Oggi è un giorno di lutto.

Il figlio Giulio: oggi unità e condivisione

«Viviamo questo momento in spirito di unita e condivisione». Lo ha detto Giulio Napolitano, figlio del presidente emerito della Repubblica, durante la cerimonia per i funerali di Stato nell’Aula della Camera, ringraziando le autorità presenti e i cittadini che nei giorni scorsi hanno visitato la camera ardente. «Un deferente ringraziamento al Papa per un gesto che ci ha emozionato. In un disegno fatto alle elementari nel lontano 1976 lo ritrassi orgogliosamente con la scritta 'Mio papà è deputato al Parlamentò e lui seduto davanti a una scrivania, così per 50 anni l’ho visto in quella posizione leggere, studiare, scrivere appunti e discorsi anche quando era al Quirinale. Non ricordo un solo giorno che non sia stato di lavoro. La politica era per lui era una cosa seria. Richiedeva decisioni e assunzione di responsabilità, non sopportava la demagogia. La politica era inscindibile dalla vita quotidiana, la politica era il nostro orizzonte. Ciò non gli impediva di essere un marito e padre affettuosissimo».

Il presidente del Senato, La Russa: guidò Paese secondo Costituzione

«Oggi rendiamo l’ultimo saluto a un protagonista della nostra storia repubblicana quale è stato il Presidente Emerito Giorgio Napolitano. Entrato in Parlamento il 25 giugno del 1953, ha ricoperto tutti i più prestigiosi ruoli istituzionali della nostra Italia. In questi giorni sono state numerose le autorità, a partire dal Presidente Mattarella, che si sono recate alla camera ardente allestita in Senato, così come sono stati tantissimi gli italiani che hanno voluto dedicargli un ultimo saluto. Ho personalmente potuto registrare un segno tangibile di affetto e ammirazione, reso ancora più solenne dalla storica visita di Papa Francesco - che ringrazio - e che non ha precedenti in Senato». Lo afferma il presidente del Senato Ignazio La Russa nel corso del suo intervento.

Il presidente della Camera, Fontana: figura fra più rilevanti Repubblica

«Con Giorgio Napolitano scompare una delle figure più rilevanti della storia istituzionale e della Repubblica». Lo ha detto il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, dando l’avvio ai solenni funerali laici del presidente emerito, nell’Aula di Montecitorio. «Napolitano sapeva unire lo slancio ideale al realismo politico. Ha guidato il Paese in uno dei momenti più complessi. Con a sua morte scompare una figura di altissima levatura politica»

Mattarella omaggia feretro e saluta Clio

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è entrato nella sala dei ministri di Montecitorio dove si trova il feretro dell’ex capo di Stato emerito, Giorgio Napolitano. Mattarella ha stretto la mano alla vedova Clio e ai figli. Subito dopo, sono entrati i presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa e la premier Giorgia Meloni

Anche a Napoli applausi per arrivo feretro a Camera

Un applauso per accompagnare l’entrata del feretro alla Camera. Con grande contegno e commozione, circa trenta persone, tra rappresentanti delle istituzioni e comuni cittadini, seguono nella Sala dei Baroni del Maschio angioino i funerali di Giorgio Napolitano. Hanno risposto all’iniziativa del Comune, che ha deciso di installare un maxischermo per consentire a tutti di poter dare l’ultimo saluto al presidente emerito della Repubblica. Il Comune è rappresentato dal vicesindaco, Laura Lieto (il sindaco Manfredi è a Roma per prendere parte alle esequie), e dall’assessore al Turismo, Teresa Armato. Nelle prime file ci sono il segretario metropolitano del Pd di Napoli, Giuseppe Annunziata, e il capogruppo al Consiglio regionale, Mario Casillo. Accanto a loro il presidente della Svimez, Adriano Giannola, con il segretario regionale della Uil, Giovanni Sgambati. Al momento dell’inno nazionale, trasmesso in diretta sul maxischermo, sono entrati nella sala anche cinque operai della ex Italsider, che stanno seguendo il rito funebre in piedi e indossando un caschetto giallo. «Come Amministrazione seguiremo l’andamento di questa iniziativa se ci sarà - dice Lieto sull'ipotesi di intitolare una via o una piazza a Napolitano - noi pensiamo che emergerà già dal prossimo Consiglio comunale e rispetto alla rilevanza indiscussa di questa figura per la vita pubblica di questo Paese, dedicheremo tutta l’attenzione necessaria a un’iniziativa di questo genere».

Figli dietro il feretro in Transatlantico

A seguire il feretro del presidente emerito Giorgio Napolitano, lungo il Transatlantico della Camera, anche i figli Giovanni e Giulio, dietro i nipoti. Di lato sono schierate le principali autorità tra cui la premier Giorgia Meloni, in doppiopetto blu, e la presidente della Corte costituzionale, Silvana Sciarra. Nel frattempo il feretro è entrato nella sala dei ministri.

Feretro di Napolitano alla Camera, l'omaggio delle autorità

Il feretro del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano è stato portato nella sala dei ministri alla Camera, accompagnato dalla moglie Clio e dai familiari. Durante il passaggio in transatlantico, in un silenzio rotto solo dagli scatti dei fotografi e dal messaggio ricevuto da un telefonino, gli hanno reso omaggio le massime autorità italiane e i rappresentanti degli Stati stranieri, schierati sul lato del tappeto rosso: il presidente del Senato Ignazio La Russa, quello della Camera Lorenzo Fontana, il presidente della Repubblica Sergio Napolitano, con a fianco il presidente della Repubblica federale di Germania Frank-Walter Steinmeier, e a seguire il presidente francese Emmanuel Macron, il presidente emerito della Repubblica francese Francois Hollande, gli altri alti rappresentanti esteri, e a chiudere la fila la premier Giorgia Meloni e la presidente della Corte costituzionale Silvana Sciarra. Nella sala dei ministri, da programma, prima delle esequie laiche in Aula, i capi di Stato esteri si avvicendano per un momento di raccoglimento.

La moglie Clio ha accolto il feretro a Montecitorio

Clio Napolitano ha accolto il feretro del presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, all’entrata del palazzo di Montecitoirio. La moglie dell’ex capo di Stato, di 88 anni e su una sedia a rotelle, sta seguendo il feretro accompagnata da un parente.

Omaggio delle autorità per il feretro in Transatlantico

Sono schierate in Transatlantico, come previsto dal Cerimoniale, le autorità, a cominciare dal Presidente della repubblica, e gli ospiti stranieri in attesa del passaggio del feretro di Giorgio Napolitano, che sarà poi collocato nella Sala dei Ministri.

Cittadini con la mano sul cuore seguono i funerali dagli schermi

Diverse persone stanno seguendo la diretta dei funerali del presidente emerito Giorgio Napolitano da un maxi-schermo posizionato a piazza Capranichetta, attigua a Montecitorio. Foto e mano sul cuore per alcuni di loro all’inno di Mameli.

Inno Mameli per feretro davanti alla Camera

L’inno di Mameli sta risuonando in piazza Montecitorio prima dell’ingresso, nel palazzo della Camera, del feretro del presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano. All’interno si svolgeranno i funerali laici di Stato, per la prima volta all’interno di Montecitorio.

Applausi cittadini all'arrivo del feretro alla Camera

Applausi dei cittadini hanno accolto il feretro del presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, al suo arrivo in piazza Montecitorio. Ai lati del piazzale ci sono alcuni cittadini, altri vicino al maxischermo allestito nella piazza.

Aula in piedi per arrivo feretro a Montecitorio

Tutti in piedi in Aulla alla Camera mentre scorrono le immagini in diretta dell’arrivo del feretro di Giorgio Napolitano in piazza Montecitorio, per i funerali laici di Stato.

Il feretro di Napolitano arriva in piazza Montecitorio

Il feretro del presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, avvolto nel Tricolore è arrivato in piazza Montecitorio. Viene scortato dai corazzieri. A breve nell’emiciclo della Camera si svolgeranno i funerali laici di Stato. Ad aprire gli interventi in Aula saranno il presidente della Camera, Lorenzo Fontana e il presidente del Senato Ignazio La Russa.

Quel silenzio sospeso dell'Aula in attesa

Lungo, lunghissimo silenzio nell’Aula della Camera che attende l’inizio delle commemorazioni per i funerali di Giorgio Napolitano. Un silenzio quasi irreale che accompagna le immagini del feretro del Presidente emerito in viaggio verso piazza Montecitorio. Immagini che vengono trasmesse dai due maxischermi ai lati dell’emiciclo.

I relatori hanno preso posto in Aula

Hanno preso posto in Aula a Montecitorio anche i 5 relatori della cerimonia per le esequie laiche di Giorgio Napolitano: Anna Finocchiaro, Paolo Gentiloni, Giuliano Amato, Gianni Letta e il cardinal Ravasi. Tra i ministri la sedia vuota che sarà del Premier Meloni e ancora quattro posti vuoti sono infatti assenti Musumeci, Santanché, Sangiuliano, Locatelli.

A Montecitorio arrivato il Presidente della Repubblica federale di Germania Steinmeier

Il Presidente della Repubblica federale di Germania Frank-Walter Steinmeier, è appena arrivato in piazza Montecitorio accolto dal cerimoniale e dagli assistenti parlamentari, per partecipare al funerale laico del presidente emerito Giorgio Napolitano.

Il feretro di Napolitano lascia il Senato alla volta di Montecitorio

Il feretro del Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, scortata da quattro corazzieri in motocicletta, ha lasciato Palazzo Madama dove per due giorni c'è stata la camera ardente. La bara, avvolta nel tricolore e preceduta dal cordone al merito della Repubblica, è stata accompagnata alla sua uscita dalla Camera Alta dal presidente del Senato, Ignazio La Russa, e dai familiari: i due figli, la nuora e i nipoti - con loro anche il Questore anziano, Gaetano Nastri - ed è stata salutata dal picchetto d’onore. Il carro funebre, con al seguito la famiglia, si è diretto verso Montecitorio dove, in Aula, si svolgeranno i solenni funerali di Stato. Davanti al Senato una piccola ressa di persone assiepate dietro le transenne.

L'Aula si riempie, tra silenzio e capannelli

Silenzio, prima della commemorazione. La Camera si riempie in attesa dell’inizio del funerale laico di Giorgio Napolitano. I parlamentari hanno preso posto nell’emiciclo in ordine sparso - nei banchi riservati nella parte alta dell’emiciclo - mentre gli ospiti si accomodano dopo aver 'trovatò la poltrona con il loro nome assegnato. Folta la rappresentanza del governo - ministri e sottosegretari - in molti già seduti sui banchi dell’esecutivo. Tra i tanti presenti in Aula anche l’ex premier Mario Draghi che si è intrattenuto per qualche minuto a parlare con Elly Schlein. Breve conciliabolo anche tra Romano Prodi, Mario Monti, Giuseppe Conte e Massimo D’Alema. Molte anche le personalità del mondo civile: tra queste la partigiana Iole Mancini che siede in una delle poltrone in prima fila.

L'ex presidente francese Hollande arrivato a Montecitorio

L’ex Presidente francese, Francois Hollande, è arrivato a Montecitorio per i funerali di Stato del Presidente emerito Giorgio Napolitano.

Macron arrivato alla Camera per le esequie

Il presidente francese Emmanuel Macron è appena arrivato alla Camera per prendere parte ai funerali laici di Giorgio Napolitano. Il presidente francese ha salutato la moglie di Napolitano, la signora Clio.

Aula quasi al completo, scambio battute tra ministri

L’aula della Camera è quasi piena e pronta per la cerimonia dei funerali laici del feretro del presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano. Oltre ai familiari dell’ex capo di Stato, sono attesi i vertici istituzionali italiani e i principali capi di stato esteri. L'attesa della cerimonia diventa occasione per uno scambio di saluti e chiacchiere ad esempio tra l’ex premier Mario Draghi e il cardinale Gianfranco Ravasi, che sarà uno degli oratori che interverranno in Aula. Visti chiacchierare vicini anche il responsabile della Farnesina, Antonio Tajani e il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, negli ultimi giorni protagonisti di dichiarazioni e polemiche sull'emergenza sbarchi. Avvistato anche il ministro dello Sport, Andrea Abodi, entrato in Aula assieme al numero uno del Coni, Giovanni Malagò e presente pure l’ex presidente della Federcalcio, Franco Carraro.

A Montecitorio capitani reggenti San Marino

I Capitani Reggenti della Repubblica di San Marino Alessandro Scarano e Adele Tonnini, accompagnati dal ministro degli esteri Luca Beccari, sono arrivati in piazza Montecitorio accolti dal cerimoniale e dagli assistenti parlamentari, per partecipare al funerale laico del presidente emerito Giorgio Napolitano.

La moglie Clio accoglie gli ospiti stranieri

La moglie di Giorgio Napolitano, Clio, accoglie nell’atrio di Montecitorio gli ospiti stranieri giunti a Roma per i funerali dell’ex presidente della Repubblica. Tra gli altri, oltre ai presidenti in carica di Francia e Germania, molti presidenti emeriti, soprattutto europei, con i quali Napolitano e la moglie hanno intrattenuto rapporti non solo istituzionali ma anche umani negli anni della Presidenza.

Anche Presidente Portogallo arrivato a Montecitorio

Il Presidente portoghese, Anibal Cavaco Silva, è arrivato a Montecitorio per i funerali di Stato del Presidente emerito Giorgio Napolitano

Nell'emiciclo della Camera anche diversi sindaci

Inizia a riempirsi l’emiciclo della Camera dove si svolgerà il funerale laico di Giorgio Napolitano. Diversi i ministri presenti tra cui Matteo Salvini che è già seduto al suo posto tra i banchi del governo. Il ministro per lo sport Andrea Abodi parla con Fitto. Presenti anche il ministro per l’Istruzione, Giuseppe Valditara, e il ministro per la Giustizia Carlo Nordio. In Aula sono presenti anche diversi sindaci tra cui Sala, Nardella, Manfredi, Gualtieri.

Arrivata a Montecitorio la duchessa di Edimburgo

La Duchessa di Edimburgo,Sophie Helen Rhys-Jones, membro della famiglia reale del Regno Unito, è appena arrivata in piazza Montecitorio, per partecipare al funerale laico del presidente emerito Giorgio Napolitano.

Salvini alla Camera per il funerale di Napolitano

Con una cartellina bianca sotto il braccio, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini è arrivato alla Camera per i funerali del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano. Prima di entrare in Aula, il vicepremier si è fermato brevemente in transatlantico con il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon e il ministro dello Sport Andrea Abodi. Abodi è poi entrato in Aula assieme al presidente del Coni Giovanni Malagò. Fra coloro che hanno già preso posto nell’emiciclo, anche l’ex presidente del Coni e della Federcalcio Franco Carraro.

In Aula alla Camera arrivati Bertinotti e D'Alema

Parlamentari ed ex parlamentari siedono tra i banchi dell’Aula della Camera. Senza un vero e proprio ordine dei gruppi. I parlamentari del Pd sono però arrivati tra i primi e hanno occupato il posto sulla sinistra dell’emiciclo. In aula sono presenti Fausto Bertinotti, Giuliano Amato, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. In terza fila sulla destra ha preso posto Giuliano Ferrara. Presente anche Ileana Argentin, mentre Massimo D’Alema si intrattiene con Romano Prodi e Giuseppe Conte.

Arrivato a Montecitorio il Presidente dell'Austria

Il Presidente austriaco, Heinz Fischer, accompagnato dalla moglie, Margit, è arrivato a Montecitorio per i funerali di Stato del Presidente emerito Giorgio Napolitano.

In Aula presenti anche Prodi, Draghi e Gianni Letta

Sono appena arrivati anche Romano Prodi, Enrico Letta, Vincenzo e Piero e Luca. Il comandante dei carabinieri in alta uniforme Teo Luzi. Ed è appena entrato il leader del M5s Giuseppe Conte. In Giacca fucsia (forse il colore delle femministe contro la violenza verso le donne) Livia Turco. Appena entrato Mario Draghi ora accanto a Gianni Letta.

Mattarella arrivato a Montecitorio

Dopo la presidente del consiglio Giorgia Meloni, sono arrivati a Montecitorio il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la presidente della Corte Costituzionale Silvana Sciarra.

Corazzieri schierati alla Camera, aula già piena

I corazzieri schierati in aula a Montecitorio, l’emiciclo che si va riempiendo dei protagonisti della politica di oggi e di ieri. I funerali di Stato di Giorgio Napolitano cominceranno tra meno di un’ora ma ormai è tutto pronto per la cerimonia laica ospitata per la prima volta dentro la Camera. Il feretro sarà deposto nella sala del Governo, alla fine del Trasatlantico, e già sono arrivate tutte le insegne ufficiali, dal cuscino della presidenza della Repubblica ai simboli delle principali istituzioni. In Transatlantico da stamattina sono arrivati alla spicciolata gli ospiti invitati dalla famiglia Napolitano, i leader politici che ora o in passato hanno lavorato con l’allora Presidente, mentre si attendono gli ospiti stranieri, da Emmanuel Macron a Frank-Walter Steinmeier. In aula sono entrati finora Gianni Letta, Romano Prodi, Gianfranco Fini, il ministro Francesco Lollobrigida, la segretaria Pd Elly Schlein, Nicola Fratoianni, Susanna Camusso, l’ex sindaco di Napoli Antonio Bassolino, il segretario della Cgil Maurizio Landini, Dario Franceschini, Pierluigi Castagnetti, Lorenzo Guerini, il senatore a vita Carlo Rubbia.

Le due fasi della cerimonia e gli onori militari

La cerimonia per i funerali laici del presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, si articolerà in due fasi: una all’esterno di Palazzo Montecitorio e un’altra all’interno, che durerà circa un’ora. Secondo il cerimoniale previsto, il feretro partirà alle 11.20 da Palazzo Madama, dove è allestita la camera ardente. All’altezza del piazzale di Montecitorio, il carro sarà scortato dai corazzieri mentre all’interno sarà portato a spalla da 8 rappresentanti delle forze armate e di polizia, più uno dei vigili del fuoco. Seguiranno gli onori militari da parte di uno schieramento formato da 100 unità del reparto d’onore e 50 elementi della banca musicale dell’esercito.

Alla Camera anche Prodi e Schlein

La partigiana Iole Mancini, 103 anni, è arrivata alla Camera per i funerali di Stato del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano. Accomapagnata dalla segreteria del Pd Elly Schlein, Iole Mancini è entrata in Aula con al collo il fazzoletto dell’Anpi. Alla Camera è arrivato anche l’ex presidente del consiglio Romano Prodi.

In prima fila la partigiana Mancini

L’Aula della Camera inizia popolarsi per la cerimonia dei funerali laici per Giorgio Napolitano. In prima fila ha già preso posto la partigiana Iole Manini. Davanti ai banchi del governo il cardinal Ravasi saluta i parlamentari. Si è intrattenuto con Ely Schlein. Ha fatto il suo ingresso nell’emiciclo anche Gianfranco Fini. Arrivato anche Gianni Letta.

Meloni arrivata a Montecitorio

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è appena arrivata in piazza Montecitorio per partecipare alle esequie del presidente emerito Giorgio Napolitano. La premier ha percorso il tappeto rosso e poi ha varcato l’ingresso di palazzo Montecitorio. La premier si è recata nella sala dei ministri, dove il presidente della Camera Lorenzo Fontana, con il Segretario generale Fabrizio Castaldi, accompagnerà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con il Segretario generale Ugo Zampetti. Nella sala dei ministri è attesa anche la presidente della Corte costituzionale Silvana Sciarra. Qui vengono accolti i rappresentanti degli Stati esteri.

Bandiere a mezz'asta a Montecitorio

Bandiera italiana ed europea a mezz'asta a Montecitorio per rendere omaggio al presidente emerito Giorgio Napolitano, scomparso venerdì scorso.

Area intorno alla Camera blindata per i funerali di Napolitano

È blindata la zona attorno alla Camera, dove alle 11.30 prenderanno il via i funerali di Stato laici del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano. Numerosi agenti delle forze dell’ordine presidiano le strade dell’area, che poco prima della cerimonia verranno chiuse al traffico per l’arrivo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dei rappresentanti di Stato esteri. All’interno di Montecitorio è tutto pronto per le esequie civili. I commessi parlamentari della Camera indossano il frac e quelli del Senato la divisa di rappresentanza con guanti e papillon nero. A poco più di un’ora dall’inizio del funerale iniziano ad accomodarsi in Aula i primi partecipanti, fra cui l'ex presidente della Camera Gianfranco Fini, l’ex ministro Roberto Speranza, Gianni Cuperlo, Angelo Bonelli e Luca Barbareschi, ex deputato nonché attore e regista

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