Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Meloni: "Sul Pnrr bisogna correre, correre, correre. La Zes occasione unica per il Sud"

«A Palazzo Chigi davanti alla sala verde c'è un’altra sala in cui ci sono ritratti di tutti i presidenti del consiglio. Beh si sente addosso il peso della responsabilità che si porta sulla spalle nel guidare una nazione come Italia», «si è eredi di una storia straordinaria. Esserne all’altezza è difficilissimo, non consente leggerezza, superficialità o personalismi». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni al festival delle Regioni. Sul Pnrr bisogna «correre correre correre» continua la Meloni. «Le proposte arrivano dalle Regioni ma devono saper rientrare in una strategia di sviluppo. Gli accordi prevedono un meccanismo automatico di definanziamento per le risorse non usate. C'è un lavoro per superare inerzie e inadempienze, ma noi dobbiamo riuscire a spendere al meglio tutte le risorse perché non ne abbiamo molte e ci sono tante cose da fare», ha aggiunto. L'obiettivo è avere «una nazione più competitiva in un arco di tempo breve».

La Zes unica è uno strumento per "ridurre il divario fra Nord e Sud, la considero una grande vittoria, una grandissima opportunità per il Mezzogiorno di competere ad armi pari col resto della nazione» ha proseguito. Cogliere le opportunità dalle crisi che si stanno affrontando. E’ uno dei messaggi dati dalla premier che ha parlato dell’obiettivo di «lavorare per restituire al Mediterraneo la sua centralità», una «scelta di strategia" perché «se il futuro è il tema delle materie prime allora l'Africa non è un continente povero, potenzialmente è un grande produttore di energia», ha detto. «Lavoriamo a reti di collegamento», come il «cavo sottomarino con la Tunisia». "L'Europa si trova a dover fare i conti con questa realtà».

«Il piano Mattei per l’Africa è un progetto strategico italiano su cui puntiamo a coinvolgere Europa soprattutto, che stiamo elaborando, che porteremo in Parlamento» e sul quale «chiederemo il coinvolgimento di tutti». «Quello che abbiamo davanti parallelamente è anche l’anno delle riforme con cui intendiamo cambiare l’architettura» istituzionale, permettere ai cittadini "di decidere da chi farsi governare, che impedisca i ribaltoni, i giochi di palazzo» e garantisca «stabilità dei governi».

La stagione delle riforme deve andare avanti con «determinazione. L'autonomia differenziata proseguirà senza stop. L'occasione per un’Italia più unita coesa e forte», per «garantire a tutti i cittadini lo stesso livello dei servizi», per dare «più poteri alle Regioni garantendo sempre coesione nazionale».

Caricamento commenti

Commenta la notizia