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Disastro del cavalcavia a Mestre, a giugno un autobus delle stessa compagnia coinvolto in un altro tamponamento

C'è un terzo incidente avvenuto di recente ad un autobus elettrico Yutong della società La Linea di Venezia, lo stesso modello coinvolto nel disastro del cavalcavia e nell’incidente di sabato scorso a Mestre. Si tratta - secondo quanto riferiscono oggi i quotidiani Gedi - di un tamponamento avvenuto lo scorso 16 giugno lungo la strada statale Romea, che non provocò feriti.

L’autista del bus dichiarò tuttavia che aveva registrato un problema al sistema di frenata assistita del mezzo, che invece di frenare avrebbe avuto una sorta di accelerazione. Dagli accertamenti e dalle perizie, anche da parte delle assicurazioni, tuttavia, non sarebbe emerso alcun guasto ai freni. A rilevare l’incidente fu la Polizia locale. L’autista non vide rinnovato alla fine del periodo il suo contratto a termine.

Sono circa 300 gli autisti che giornalmente svolgono servizio sugli autobus de "La Linea", la maggior impresa privata di trasporto della regione. Prima degli ultimi eventi, riferisce l'azienda, il tasso di sinistri o guasti ai propri pullman era largamente inferiore alla media del settore.

Intanto, è previsto per il pomeriggio di oggi il trasferimento in Germania della donna tedesca di 27 anni, ricoverata all’ospedale di Mestre, tra i feriti dell’incidente del cavalcavia di Mestre. Lo riferisce il bollettino della Regione Veneto. Per ora restano dunque nove i pazienti in cura nelle strutture sanitarie del Veneto, di cui cinque ricoverati in terapia intensiva. All’ospedale di Treviso, dopo l’intervento di stabilizzazione effettuato nei giorni scorsi migliorano le condizioni del paziente tedesco di 33 anni. A Padova resta molto critica la situazione della donna spagnola di 52 anni; la bimba ucraina di 4 anni, seppur in condizioni critiche, viene giudicata stabile. Continua a migliorare la donna ucraina di 29 anni, che verrà dimessa nelle prossime ore dalla Terapia intensiva. Buone notizie infine per il paziente spagnolo di 50 anni, per il quale i sanitari prevedono a breve le dimissioni dalla struttura sanitaria.

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