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Inviavano soldi alle vedove dei combattenti Isis, arrestati due egiziani a Milano. Da loro anche minacce alla Meloni

Soldi inviati alle vedove dei combattenti dell’Isis e anche a un militante al sedicente Stato islamico, la cui adesione è stata confermata dagli Stati Uniti d’America. Così - stando all’inchiesta della sezione distrettuale antiterrorismo di Milano condotta dalla Digos - i due uomini di origine egiziana, arrestati, su ordine del gip Fabrizio Filicie, per associazione con finalità di terrorismo, avrebbero finanziato l’organizzazione terroristica. Lo si apprende da ambienti inquirenti.

Nelle chat e nei messaggi scambiati tra i due presunti appartenenti all’Isis, arrestati nella notte dalla Digos di Milano per associazione con finalità di terrorismo, si farebbe riferimento a esplicite minacce verso organi dello Stato, tra cui il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. E’ quanto si apprende in ambienti inquirenti milanesi. Dalle indagini, coordinate dalla sezione distrettuale antiterrorismo della Procura di Milano, non risulta che i due fossero pronti a passare all’azione.

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